“In un momento così grave, in cui chiediamo sacrifici ai nostri cittadini e il rispetto di rigide regole per contenere il contagio da coronavirus, non possiamo consentire lo sbarco a centinaia di persone provenienti dall’Africa. Quanto sta accadendo in questi giorni sulle coste siciliane non può essere sottovalutato. Un fenomeno che mette seriamente a rischio la salute di tutti, ma con l’obiettivo imprescindibile di salvare vite sottraendole ai trafficanti di esseri umani”.
È quanto affermano le europarlamentari, Annalisa Tardino e Francesca Donato che, assieme ad altri deputati della Lega al Parlamento europeo, hanno presentato alla commissione europea un’interrogazione su quanto sta accadendo in Sicilia, in tema di sbarchi dei migranti. Prima firmataria è la stessa Annalisa Tardino, che si è fortemente impegnata nel portare avanti questa iniziativa.
“Negli ultimi giorni abbiamo assistito a numerosi sbarchi di immigrati clandestini – affermano le eurodeputate – nonostante l’Italia non sia porto sicuro a causa dell’emergenza sanitaria, distribuiti tra hotspot stracolmi e alcune strutture private, riaperte per l’occasione. Luoghi in cui non sarà possibile garantire la sicurezza dei cittadini. A ciò si aggiungono le proteste da parte dei sindaci e dei cittadini di Lampedusa, Siculiana, Pozzallo, Ragusa, Porto Empedocle e Portopalo e di gran parte della popolazione isolana, fortemente preoccupata, anche a seguito della conferma del primo caso di positività al covid19 di un migrante arrivato”.
“È evidente la grave responsabilità del Governo e della politica dei finti porti chiusi – dice Annalisa Tardino – che rischia di produrre danni enormi, incrementando il rischio di contagio, oltre che incoraggiare il business dei trafficanti di esseri umani. La stessa commissione europea ha, inoltre, affermato nelle sue linee guida sulla restrizione dei viaggi verso l’Europa, che è lecito negare l’ingresso a cittadini di paesi terzi, qualora questi rappresentino una minaccia alla pubblica sicurezza”.
“L’Europa deve intervenire con urgenza – si legge nell’interrogazione – affinché i migranti soccorsi da ONG battenti bandiera di altri Stati, vengano trasferiti negli Stati di riferimento o in altri Stati Membri, attraverso specifici corridoi sanitari. Ma, soprattutto, di fermare questi sbarchi rivedendo le priorità assegnate alla neonata missione IRINA, affinché si ponga come obiettivo primario e non secondario quello di istituire, immediatamente, un blocco navale al largo della Libia”. Infine, la Donato ha sottolineato che “in una situazione di crescente difficoltà economica del nostro Paese, con migliaia di famiglie italiane ridotte in povertà dal lockdown, continuare a destinare ingenti risorse alla gestione dei migranti è, da parte del governo, uno sfregio a danno dei nostri concittadini già provati da questa grave crisi economica, e alimenterà, sempre più, le guerre fra poveri a cui già assistiamo nei quartieri più degradati”.