E’ morta la 76enne della provincia di Treviso ricoverata in rianimazione all’ospedale Ca’ Foncello per infezione da coronavirus. La donna era risultata positiva al test solo ieri, diventando la prima contagiata nella provincia di Treviso. Ancora prima di risultare positiva all’infezione, la signora aveva comunque gravi problemi di salute. Con la sua morte, le vittime italiane per il coronavirus diventano undici.
Coronavirus, sale a 11 il numero delle vittime in Italia
Sono sinora 11 le vittime accertate per il coronavirus in Italia. Le ultime quattro vittime sono un 84enne di Nembro, in provincia di Bergamo, un uomo di 91 anno di San Fiorano, una donna di 83 anni di Codogno, entrambi in provincia di Lodi e una donna di 76 anni che era stata ricoverata in rianimazione a Treviso per complicanze respiratorie.
Secondo quanto riferito dal commissario straordinario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla protezione civile, sono 322 i contagiati in Italia, di cui tre in Sicilia. C’è il primo caso di coronavirus a Barcellona: una donna italiana di 36 anni residente in Spagna. Era appena rientrata da un viaggio in Italia tra Bergamo e Milano.
Dipendente Snam di San Donato Milanese positivo al test
Un dipendente Snam positivo al coronavirus / Covid-19test. Lo rende noto la stessa societa’ informando che l’uomo, che lavora nella sede di San Donato Milanese, ha riferito oggi pomeriggio di essere risultato positivo al coronavirus/Covid-19 dopo essersi sottoposto al test. “Il collega, in ufficio fino allo scorso venerdi’ – informa la nota della Snam -, ha accusato sintomi febbrili nel fine settimana ed e’ stato sottoposto a tampone all’ospedale di Lecco, dove risiede. E’ in discrete condizioni di salute e la societa’ gli sta offrendo tutto il supporto necessario. Snam, come e’ noto, ha gia’ adottato fin dallo scorso settimana tutte le misure precauzionali per garantire la salute e la sicurezza delle proprie persone, che per l’azienda e’ la priorita’ assoluta. Tutti i dipendenti delle regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto – con limitate eccezioni per garantire la normale operativita’ – sono in smart-working gia’ da lunedi’ scorso e fino al prossimo 8 marzo.
Snam ha avviato le azioni previste dai protocolli, offrendo la propria collaborazione alle autorita’ sanitarie e ponendo in essere le opportune misure di sanificazione e igienizzazione dei locali. Snam ha costituito fin dallo scorso venerdi’ un gruppo di lavoro dedicato, in costante contatto con la Protezione Civile e le autorita’ sanitarie”.
Secondo caso positivo in Liguria
Secondo caso positivo di coronavirus in Liguria rilevato in serata alla Spezia. Si tratta di un paziente di 54 anni ricoverato nel reparto di malattie infettive del nosocomio spezzino.
“Il tampone e’ ancora in corso, ma abbiamo la certezza che sara’ positivo, dopo di che sara’ effettuato un secondo tampone e ci sara’ la vidimazione nazionale. Il paziente italiano proviene dalla zona di Codogno ed e’ in condizioni buone” ha comunicato
il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
“Anche per questa persona – ha detto Toti – stiamo ricostruendo, come per Alassio, la catena epidemiologica. Si sa gia’ che e’ passato per la zona rossa di Codogno per sue attivita’ hobbistiche e poi e’ ritornato a casa. Anche in presenza di questo secondo caso non cambia l’ordinanza emanata che resta in vigore fino a domenica, se la prorogheremo verra’ deciso non prima della riunione con il governo di lunedi’ mattina.”
Salone Mobile Milano rinviato a giugno
Il Cda di Federlegno Arredo Eventi si e’ riunito oggi in seduta straordinaria e, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, ha scelto di posticipare l’edizione del Salone del Mobile Milano a giugno, dal 16 al 21.
La conferma della manifestazione – fortemente appoggiata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala – consente alle imprese, chiamate a un’importante prova di responsabilita’, di presentare il proprio lavoro gia’ finalizzato al pubblico internazionale che attende l’appuntamento annuale con il Salone del Mobile quale punto di riferimento della creativita’ e del design.
“Sto chiedendo agli amici del settore dell’arredamento uno sforzo perche’ in questo momento Milano non puo’ fermarsi – ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala – Dobbiamo lavorare perche’ questo virus non si diffonda, ma non si deve nemmeno diffondere il virus della sfiducia. Credo che questa sia la decisione giusta ma credo al Governo di intervenire e dare una mano per il settore”.