Prescrizione, tra Conte e Renzi è guerra: Iv diserta il Cdm

di Redazione

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Prescrizione, tra Conte e Renzi è guerra: Iv diserta il Cdm

| giovedì 13 Febbraio 2020 - 22:55

“Noi la fiducia l’abbiamo data al Conte bis, non al Conte uno. E la legge sulla prescrizione firmata da Bonafede è del Conte uno. Noi facciamo questa battaglia contro il giustizialismo e il populismo giudiziario, non inseguiamo i sondaggi”. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi nel corso di una diretta Facebook.

“Con l’emendamento Annibali dicevamo di prendere del tempo – ha aggiunto -. Eravamo anche disponibili anche ad accettare che la prescrizione potesse essere cancellata dopo l’appello, abbiamo mostrato buonsenso. Le battaglie le facciamo anche quando non conviene e per questo non andremo in Consiglio dei Ministri. Il lodo Conte bis è un pasticcio da azzeccagarbugli, ed è incostituzionale almeno quanto lo spazzacorrotti. Conte non può dire che è un’assenza ingiustificata, questo lo dice il preside di un collegio”.

Italia Viva deve dare un chiarimento, ma non solo a noi, agli italiani. In Parlamento hanno dato la fiducia al governo perché si lavorasse, devono dire al Paese con quale atteggiamento vogliono continuare. Loro sono da parte mia non rispettati, ma di più”, ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a margine di un convegno.

“Stiamo vivendo una situazione un pò surreale, la maggiore opposizione ci viene non da un partito di opposizione, ma da Italia Viva, che da un giorno sì e l’altro pure dice che vuole sfiduciare il ministro Bonafede e vota con l’opposizione – ha aggiunto -. Sfido i cittadini italiani a capire come può un compagno di viaggio minacciare e annunciare una mozione di sfiducia nei confronti di un ministro che non solo è il capodelegazione del M5S, ma con cui stiamo lavorando da mesi per il progetto di riforma della giustizia penale. Un ministro che si è intestato una riforma della prescrizione che è entrata in vigore, e chiariamo, visto che sono tutti giuristi accreditati, che è una norma presente in altri ordinamenti giuridici”.

“Ma Bonafede si è detto disponibile a superare quella norma. Si è arrivati al lodo Conte, poi il lodo Conte bis, nell’ambito del confronto che c’è stato non c’è nemmeno più la norma Bonafede. Lo si sfiducia per cosa? Lo si insulta per cosa? Perché in passato ha fatto il dj? L’opposizione aggressiva e maleducata l’accetto dall’opposizione, non da una forza di maggioranza”, ha sottolineato il premier.

 

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