E’ in buone condizioni il cittadino emiliano, tra i 56 rimpatriati da Wuhan, positivo al test del Coronavirus. E’ quanto emerge dal bollettino medico diffuso dall’Istituto Spallanzani di Roma dove l’uomo è ricoverato.
Coronavirus, in buone condizioni l’italiano contagiato
“Nella giornata di ieri – scrivono i medici – è stato trasferito nel nostro Istituto dalla struttura dedicata della Città Militare della Cecchignola un cittadino italiano di sesso maschile, risultato già positivo al test di screening per nuovo coronavirus effettuato dal laboratorio militare. Il risultato è stato confermato dal laboratorio di virologia del nostro Istituto e successivamente dall’ISS come previsto dalle attuali procedure. ll paziente è in buone condizioni generali; presenta lieve febbricola e lieve iperemia congiuntivale. Il quadro clinico e quello radiologico polmonare sono negativi. Il paziente inizierà in giornata terapia antivirale”.
Per quanto riguarda i due coniugi cinesi provenienti da Wuhan “sono tuttora nella terapia intensiva del nostro Istituto. Le loro condizioni cliniche sono ancora invariate, con parametri emodinamici stabili. Sono attualmente in trattamento antivirale con il farmaco remdesivir. La prognosi è tuttora riservata”.
“In Italia non c’è circolazione locale del virus – ha sottolineato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, nel corso di una conferenza stampa -. Abbiamo un soggetto che ha sviluppato i sintomi in Italia, ma alla Cecchignola ha avuto pochissimi contatti con altre persone. Tutte le persone alla Cecchignola verranno seguite con un protocollo unico tra lo Spallanzani e le autorità militari”.
Per quanto riguarda i due coniugi cinesi provenienti da Wuhan “sono tuttora nella terapia intensiva del nostro Istituto. Le loro condizioni cliniche sono ancora invariate, con parametri emodinamici stabili. Sono attualmente in trattamento antivirale con il farmaco remdesivir. La prognosi è tuttora riservata”.
“In Italia non c’è circolazione locale del virus – ha sottolineato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, nel corso di una conferenza stampa -. Abbiamo un soggetto che ha sviluppato i sintomi in Italia, ma alla Cecchignola ha avuto pochissimi contatti con altre persone. Tutte le persone alla Cecchignola verranno seguite con un protocollo unico tra lo Spallanzani e le autorità militari”.