“La
riforma della prescrizione consente al processo di giungere all’accertamento del fatto e all’eventuale condanna dell’imputato e ciò anche a tutela della persona offesa, ma non si può sottacere che essa viola l’articolo 111 della Costituzione, con il quale confligge, quanto agli effetti, incidendo sulla garanzia costituzionale e della ragionevole durata del processo”. Lo ha detto
Roberto Alfonso, procuratore generale di Milano, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Secondo il magistrato “la norma presenta rischi di
incostituzionalità; essa invero appare irragionevole quanto agli scopi, incoerente rispetto al sistema, confliggente con valori costituzionali”.
(ITALPRESS).