Il nostro Paese guadagna ben 12 punti dal 2012 a oggi, ma l’ultimo anno segna una decisa frenata rispetto ai precedenti. Dominano la classifica Danimarca e Nuova Zelanda come già l’anno scorso. Stesso discorso per il fondo del ranking, dove troviamo ancora Somalia e Sud Sudan.
In particolare, come dimostrano i recenti fatti di cronaca, da Foggia alle Madonie, da Reggio Calabria a Reggio Emilia, la criminalità organizzata – osserva Transparency International – ancora spadroneggia nel nostro Paese, preferendo spesso l’arma della corruzione che oggi ha assunto forme nuove, sempre più difficili da identificare e contrastare efficacemente.
Altra questione rilevante – sottolinea – è la regolamentazione del lobbying e dei conflitti di interesse: non è certo un buon esempio di trasparenza la recente abolizione degli obblighi di comunicazione dei redditi e dei patrimoni dei dirigenti pubblici attuata dall’ultima legge finanziaria. Transparency menziona per importanza anche il tema degli appalti pubblici, oggetto di attenzione di funzionari e imprenditori corrotti.
(ITALPRESS).