È morto a 90 anni il filosofo Emanuele Severino

di Redazione

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È morto a 90 anni il filosofo Emanuele Severino

| martedì 21 Gennaio 2020 - 22:47

È morto, all’età di 90 anni, il filosofo Emanuele Severino. Il decesso è avvenuto lo scorso 17 gennaio, ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Nato a Brescia, si laurea all’Università di Pavia nel 1950, discutendo una tesi su Heidegger e la metafisica sotto la supervisione di Gustavo Bontadini.

L’anno successivo ottiene la libera docenza in filosofia teoretica. Dal 1954 al 1969 insegna filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I libri pubblicati in quegli anni entrano in forte conflitto con la dottrina ufficiale della Chiesa cattolica, suscitando vivaci discussioni all’interno dell’Università Cattolica e nella Congregazione per la dottrina della fede.

Il filosofo, lasciata l’Università Cattolica, viene chiamato all’Università Ca’ Foscari di Venezia dove è tra i fondatori della Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 1970 è professore ordinario di filosofia teoretica, dirige l’Istituto di filosofia (diventato poi Dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze e, oggi, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali) fino al 1989 e insegna anche Logica, Storia della filosofia moderna e contemporanea e Sociologia. Nel 2005 l’Università Ca’ Foscari di Venezia lo proclama Professore emerito.

Rifacendosi al pensiero di Parmenide, Severino è stato definito fondatore di un neoparmenidismo. Riflettendo sull’opposizione assoluta tra essere e non-essere, dato che tra i due termini non vi è nulla in comune, ritiene evidente che l’essere non può non rimanere costantemente uguale a se stesso, evitando di rimanere alterato dall’altro da sé. Anzi, essendo l’essere la totalità di ciò che esiste, non può esserci altro al di fuori di esso dotato di esistenza.

Per Severino, quindi, tutta la storia della filosofia occidentale è basata sull’errata convinzione che l’essere possa diventare un nulla, sebbene alcuni filosofi, come Schopenhauer, abbiano tentato di negare tale assunto. Dato che l’essere è, e non può mai diventare un nulla, «ogni essente è eterno». Ogni cosa, ogni pensiero, ogni attimo sono eterni. (ITALPRESS)

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