ROMA (ITALPRESS) – “Il Governo e lo Stato sono i datori di lavoro dei dipendenti pubblici. Mentre il taglio del cuneo fiscale per un datore di lavoro privato significa determinate cose, per lo Stato, i cui versamenti sono degli oneri figurativi, delle partite di giro, significa un netto esborso e quindi probabilmente c’è una grossa difficoltà a trovare delle risorse da parte del Governo. Questo mi rende molto pessimista sull’effettivo impatto che ci sarà sulle buste paga dei lavoratori”. Lo ha detto il segretario generale di Confintesa Francesco Prudenzano, ospite della redazione romana dell’agenzia Italpress.
A una domanda sul reddito di cittadinanza, Prudenzano ha risposto che “la fase due non si è mai concretizzata e questo era facilmente prevedibile. A un incontro al ministero feci presente che esisteva un problema grosso a far funzionare il meccanismo attraverso strutture regionali, perché alla fine non c’è il controllo del meccanismo come invece accade in Francia. La seconda fase non può scattare perché la prima non è mai stata terminata, abbiamo quindi davanti a noi un probabile fallimento di tutta l’operazione”.
Infine il segretario generale di Confintesa ha parlato di sanità, e della possibilità che i medici lavorino fino a 70 anni, secondo quanto previsto dal Patto per la salute. “Non ho nessun problema se un medico lavora fino a 70 anni, come succede per i magistrati, il punto è: siamo sicuri che possa assicurare il servizio in maniera eccellente e quindi che è possibile che questa età un po’ avanzata non influenzi anche il rendimento? Secondo me – ha spiegato Prudenzano – ci sarebbe bisogno di un controllo medico per l’ultimo periodo per assicurare alle persone che il servizio che arriva non sia deviato o viziato da eventuali mancanze che possono intervenire nell’età”.
(ITALPRESS).