La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Agrigento contro l’ordinanza che lo scorso 2 luglio aveva rimesso in libertà Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch3 che era approdata a Lampedusa nonostante il divieto ordinato dal Governo italiano.
“La Cassazione ha appena dato ragione a Carola Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra.
Quindi il suo arresto fu immotivato – commenta su Facebook il parlamentare del Pd Matteo Orfini -. Un abbraccio affettuoso a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E due lezioni per loro: 1. le sentenze le emettono i giudici. 2. chi non ha nulla da temere non scappa dai processi”.
“Per qualche giudice una signorina tedesca che ha rischiato di uccidere cinque Militari Italiani speronando la loro motovedetta non merita la galera, ma il ministro che ha bloccato sbarchi e traffico di esseri umani sì. Questa non è ‘giustizia’, questa è vergogna”, attacca il segretario della Lega Matteo Salvini.
“La Cassazione ha confermato oggi che non avrei dovuto essere arrestata a giugno per aver salvato delle vite. Questo è un verdetto importante per tutti gli attivisti impegnati nel salvataggio in mare! Nessuno dovrebbe essere perseguito perché aiuta le persone bisognose. La direttiva UE sui ‘crimini di solidarietà’ va riformata”, scrive Carola Rackete su Twitter. (ITALPRESS)