Sarebbero stati due i missili esplosi dalla contraerea iraniana ad aver abbattuto il volo PS752 della Ukrainian International Airlines causando la morte di 176 persone di cui 145 iraniani. Il New York Times afferma infatti di avere ottenuto un video che mostra l’aereo colpito da due missili a distanza di 23 secondi l’uno dall’altro. I missili, riporta il Nyt, sono stati lanciati da una base iraniana a circa 12 chilometri dall’aereo.
Il filmato, che sembra ripreso da una telecamera fissa, mostra l’aereo prendere fuoco quando è ancora in volo. La magistratura ha promesso “un’indagine a tutto campo”. Il presidente Hassan Rohani ha chiesto un “tribunale speciale” per “punire” tutti i responsabili e sottolineando che il colpevole non può essere solo il soldato che ha sparato. Intanto si è svolto un nuovo vertice degli investigatori iraniani con quelli giunti da Ucraina e Canada.
Il NYT: “Il Boeing ucraino in Iran è stato abbattuto da due missili a 30 secondi l’uno dall’altro”.
La tragedia della guerra rimane sempre la stessa (Civili inermi colpiti)(Fonte BlitzTV) pic.twitter.com/bQPQfLt4Vj
— Massimo (@Misurelli77) January 14, 2020
Continuano parallelamente le proteste definite “illegali” dal regime. Le persone fermate finora sono “circa 30”, ha reso noto la magistratura, promettendo però “tolleranza verso la manifestazioni legali“. Il clima resta comunque molto teso, come dimostra anche l’annuncio di un intervento venerdì della Guida suprema Ali Khamenei alla preghiera islamica a Teheran, che non avveniva da otto anni.
Infine lo spinoso tema del nucleare. Come sottolineato da Ansa.it, l’accordo vacilla dopo il ritiro unilaterale degli Usa. Gli altri tre Paesi europei firmatari – Gran Bretagna, Francia e Germania – hanno avviato il meccanismo interno di risoluzione delle dispute per contestare a Teheran violazioni dell’intesa del 2015. Secondo gli 007 israeliani, entro fine anno la Repubblica islamica potrà avere abbastanza uranio arricchito da produrre l’atomica: “Israele non consentirà all’Iran di ottenere queste armi”, ha ribadito il premier Benyamin Netanyahu.