Andare oltre il caso della Banca Popolare di Bari e delle ombre che il crack ha allungato sull’intera categoria. E’ questo lo scopo di un’analisi sul credito nel Mezzogiorno condotto da Assopopolari, l’Associazione presieduta da Corrado Sforza Fogliani cui fanno capo 60 istituti, con quasi 3.900 sportelli e 38.500 dipendenti. Lo studio è stato preparato dal segretario generale Giuseppe De Lucia Lumeno, per spiegare che la crisi di un singolo istituto, non può mettere in ombra il sostegno che il sistema delle banche popolari ha dato all’economia meridionale negli ultimi 30 anni. Dall’indagine emerge che gli impieghi delle Popolari con sede nel Mezzogiorno, negli ultimi dieci anni, sono cresciuti del 14%, con flussi di nuovi finanziamenti alle imprese minori pari a 115 miliardi. Trentanove miliardi sono andati alle famiglie per i mutui. Nel solo 2019 gli impieghi superano i 25 miliardi e i depositi i 24 miliardi. Nel presentare la pubblicazione, De Lucia Lumeno sottolinea “i risultati importanti che non possono essere ignorati o sottovalutati e che sono il frutto della capacità di concentrare l’attività nelle aree di riferimento reimpiegando il risparmio dove viene raccolto. Il compito delle Popolari nel Mezzogiorno resta, dunque, essenziale per non disperdere quel patrimonio di imprenditorialità”. Assopopolari tiene a sottolineare che “le banche popolari e del territorio possano rivendicare un imprescindibile ruolo nell’economia reale di questi territori, in anni estremamente difficili per l’economia e per l’intero sistema bancario”.
(ITALPRESS).