ROMA (ITALPRESS) – “Per noi la procedura è di fatto chiusa. Abbiamo richiesto indietro la fideiussione e chiuso i rapporti con gli advisor, quindi per noi l’operazione è tramontata”. Lo ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti, nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera sul decreto Alitalia.
“Un investimento in Alitalia avrebbe impattato per lo 0,4% sul nostro bilancio senza distogliere fondi sul trasporto ferroviario e di quello dei pendolari in particolare”, ha spiegato Battisti, che su Lufthansa ha chiarito: “Ha formalmente rappresentato a Fs e Atlantia la sua proposta nel mese di ottobre, sotto forma di una partnership, ma non dando certezza ad un investimento azionario nella nuova società”.
“Lufthansa non ha mai risposto ad alcuna iniziativa richiesta”, ha detto ancora l’ad di Fs, che ha chiarito: “Abbiamo contattato circa 30 soggetti finanziari potenzialmente interessati all’ingresso in Alitalia, ma non abbiamo avuto riscontri positivi”.
Battisti ha poi espresso dei dubbi sulla durata del decreto del governo che dà tempo al nuovo commissario di trovare una soluzione fino al mese di maggio: “Il periodo è molto stringente, non è così banale rimodulare il proprio modello di business in questi tempi. È un’operazione che se fatta in una logica di pieno rilancio necessita dei tempi necessari”.
(ITALPRESS).
“Un investimento in Alitalia avrebbe impattato per lo 0,4% sul nostro bilancio senza distogliere fondi sul trasporto ferroviario e di quello dei pendolari in particolare”, ha spiegato Battisti, che su Lufthansa ha chiarito: “Ha formalmente rappresentato a Fs e Atlantia la sua proposta nel mese di ottobre, sotto forma di una partnership, ma non dando certezza ad un investimento azionario nella nuova società”.
“Lufthansa non ha mai risposto ad alcuna iniziativa richiesta”, ha detto ancora l’ad di Fs, che ha chiarito: “Abbiamo contattato circa 30 soggetti finanziari potenzialmente interessati all’ingresso in Alitalia, ma non abbiamo avuto riscontri positivi”.
Battisti ha poi espresso dei dubbi sulla durata del decreto del governo che dà tempo al nuovo commissario di trovare una soluzione fino al mese di maggio: “Il periodo è molto stringente, non è così banale rimodulare il proprio modello di business in questi tempi. È un’operazione che se fatta in una logica di pieno rilancio necessita dei tempi necessari”.
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