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Crisi Usa-Iran, tensione altissima: timori per attacchi di Tehran con droni

Percorrere tutte le strade per evitare una catastrofica escalation militare. È il proposito della comunità internazionale davanti al moltiplicarsi delle tensione tra Usa e Iran dopo l’uccisione del generale iraniano Soleimani. Come spiegato da Ansa.it, le forze Usa e le batterie missilistiche per la difesa aerea in Medio Oriente sono state poste in stato di massima allerta contro eventuali attacchi con droni. Secondo quanto si apprende, l’intelligence americana avrebbe osservato negli ultimi giorni movimenti di equipaggiamenti militari in Iran.

“Stare allerta e attenti” e inoltre “distruggere documenti, criptare le email e non discutere di operazioni fuori dal lavoro”, considerando che va garantito che “Opsec sia una priorità”. È quanto postato sul profilo Facebook della Aviano Air Base della Us Air Force e rivolto a tutto il team della base sia civile che militare. Opsec è un protocollo per evitare al nemico di comprendere le proprie disposizioni e capacità.

Intanto il presidente americano Donald Trump fa marcia indietro e annuncia di voler “rispettare la legge” dopo aver minacciato di colpire siti culturali dell’Iran. Gli Usa, d’altro canto, considereranno l’ipotesi di sanzioni all’Iraq solo se non saranno trattati con rispetto. E un ritiro degli Usa sarebbe ora “la cosa peggiore” per l’Iraq e lascerebbe all’Iran una influenza molto più grande.

Prova a mediare anche il presidente francese, Emmanuel Macron. Nel corso di una telefonata con l’omologo iraniano Hassan Rohani, Macron ha espresso la “profonda preoccupazione della Francia per i recenti eventi in Iraq e nella regione”. Macron ha anche espresso “la determinazione della Francia a lavorare per calmare le tensioni” e invitato Teheran ad “astenersi da ogni misura che possa aggravare l’escalation in corso”.

E nel giorno in cui la folla si è radunata a Kerman per la sepoltura del generale Soleimani, con un bilancio di almeno 56 vittime nella calca alla cerimonia, la Guida suprema Ali Khamenei ha chiesto che qualsiasi rappresaglia sia un attacco diretto e proporzionato contro interessi americani e soprattuto eseguito apertamente dalle forze iraniane. Lo scrive il New York Times citando tre fonti iraniane.

“Annuncio che 13 scenari sono stati valutati nel Supremo consiglio di sicurezza nazionale per la vendetta dell’Iran dopo l’assassinio del generale Soleimani, e anche il più debole di questi sarà un incubo storico per gli Usa”, ha detto il segretario del Consiglio, contrammiraglio Ali Shamkhani, citato da Farsnews. “Prometto alla nazione eroica che la rappresaglia non avrà luogo in una sola operazione, perché sulla base delle dichiarazioni della nostra Guida tutte le forze di resistenza sono pronte a vendicare l’azione degli Stati Uniti”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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