Sono passati 40 anni dal delitto di Piersanti Mattarella. Era il 6 gennaio 1980 e l’allora presidente della regione Siciliana, veniva brutalmente ucciso dalla mafia in via Libertà a Palermo.
Alla vigilia dell’anniversario, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha reso omaggio al fratello ucciso, visitando la sua tomba.
Davanti al luogo dell’eccidio, si è tenuta stamattina alle ore 9:00 una cerimonia istituzionale con la deposizione di corone da parte delle Autorità accanto alla lapide commemorativa.
Subito dopo il sindaco Leoluca Orlando ha intitolato a Piersanti Mattarella il Giardino Inglese, che da oggi è diventato “Parco Piersanti Mattarella – Giardino all’inglese”.
In tarda mattinata, l’Assemblea regionale Siciliana dedica una seduta straordinaria alla commemorazione di Piersanti Mattarella.
Cinque corone di fiori, tra cui per la prima volta quella del governo, sono state posizionate ai lati della targa, in via Libertà a Palermo. Presenti i familiari, tra cui figli e nipoti di Mattarella. Per il governo presente il ministro del Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio alla tomba del fratello Piersanti. Alla vigilia del 40mo anniversario dell’attentato, il capo dello Stato si è recato nel cimitero di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, accompagnato dai tre figli, Bernardo Giorgio, Laura e Francesco, e dai due figli di Piersanti, Bernardo e Maria.
Presenti alla commemorazione anche le massime cariche istituzionali siciliane: il governatore Nello Musumeci, il presidente dell’Assemblea siciliana Gianfranco Miccichè, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Numerose anche le autorità civili e militari.
Subito dopo il sindaco Leoluca Orlando ha intitolato a Piersanti Mattarella il Giardino Inglese, che da oggi è diventato “Parco Piersanti Mattarella – Giardino all’inglese”.
Alle 11.30 invece, presso l‘Assemblea regionale siciliana, una seduta solenne in occasione del 40° anniversario dell’assassinio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che non interverrà, ma si limiterà solo ad ascoltare.
Sono previsti gli interventi del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè e del presidente della Regione, Nello Musumeci.
Anche l’Assessorato regionale dell’Economia ricorda Piersanti Matterella con un’opera del Maestro Guccione ed una targa in memoria di Mattarella, Assessore con delega al bilancio per sette anni.
“Piersanti Mattarella ha mantenuto alta la dignità della politica e delle istituzioni”, ha affermato il ministro Provenzano. “Nella sua battaglia contro la mafia ha parlato all’Italia, ci lascia un’eredità di una politica concepita con uno sforzo altissimo di impegno civile”, ha aggiunto.
“Dopo il tragico destino del fratello – dice l’attuale presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci -, ha preso atto di quanto importante fosse il suo contributo, il suo impegno. Adesso guardiamo al futuro traendo il meglio e il massimo dalla lezione che ha lasciato Piersanti Mattarella”.
“Mattarella ripeteva sempre che il primato della politica si fonda sull’eticità dei comportamenti – ha detto il sindaco Orlando -. Lo diceva in un tempo quando governava in questa città e in questa regione il potere criminale mafioso che considerava eversiva la coerenza costituzionale di Piersanti Mattarella. Per questo motivo abbiamo intitolato un parco in via Libertà al suo nome. Oggi siamo grati a Piersanti Mattarella, possiamo dire a lui: ‘Missione compiuta’. Ma ancora non è completata, spetta a noi completarla piuttosto che mortificarla”.
Il presidente dell’Assemblea regionale Siciliana, Gianfranco Micciché, ricorda Piersanti Mattarella puntando sul suo impegno politico. “Il presidente che voleva la Regione con le Carte in Regola – dice -. Questa commemorazione, però, non deve essere uno stanco rituale, ma l’occasione per riflettere sull’attualità del suo pensiero“.
“Piersanti Mattarella – continua -, oltre che amministratore, fu un politico a tutto tondo: credeva fermamente nel ruolo determinante degli enti locali per favorire lo sviluppo delle comunità”.
E ancora: “Mattarella perseguiva quotidianamente, con ogni atto e ogni provvedimento, il cambiamento della Sicilia. La sua strategia prevedeva la modernizzazione dell’amministrazione regionale”.
“Uomo di fede, dotato di grande rigore morale, amministratore illuminato, autonomista e meridionalista, si batté per “sprovincializzare” l’attività politico-amministrativa della Regione”, aggiunge Micciché.
“Questa coerenza tra la convinzione di alto livello etico e l’azione quotidiana nelle istituzioni e nel partito è la componente più caratteristica dell’attività di Piersanti nella politica siciliana ed in quella nazionale – precisa il presidente dell’Ars – e costituisce la ragione preminente della sua affermazione come leader politico e insieme della sua drammatica morte”.
“Piersanti Mattarella – continua – non è soltanto una figura da ricordare: le sue intuizioni, il suo modo di fare politica vanno lette, studiate e, per quanto è possibile, imitate dai giovani che si affacciano alla politica oggi”.
“Presidente Mattarella – conclude -, è per questo che l’ufficio di presidenza che ho l’onore di presiedere ha deciso di intitolare a suo fratello Piersanti la nuova biblioteca dell’Assemblea che sarà ospitata a Palazzo ex Ministeri a pochi metri da questa Assemblea, i cui lavori sono finalmente iniziati dopo 30 anni e che speriamo di potere completare il prima possibile”.
“Signor Presidente, ricordare oggi, in quest’aula, il sacrificio di Piersanti Mattarella rappresenta, per chi le parla, un privilegio e al tempo stesso una fatica. La fatica di chi sa bene che la misura del tempo trascorso, per quanto ampia, non potrà mai compensare il vuoto delle assenze. E di queste assenze, di quanto mordano ancora oggi la nostra esistenza, abbiamo tutti dolorosa consapevolezza. Certamente io e lei…”. Inizia così l’intervento all’Ars di Claudio Fava, Presidente del Gruppo Misto e Presidente della Commissione Antimafia, nonché figlio del giornalista Giuseppe Fava, che venne assassinato dalla mafia il 5 gennaio 1984 a Catania.
“Ricordare Piersanti Mattarella – continua -vuol dire soprattutto ripercorrere l’eredità che ci ha lasciato: il rigore civile, la forza morale, la generosità del suo ottimismo. E mi piace, qui ed oggi, citare un’altra sua qualità, una risorsa umana di cui spesso la politica è orfana: la capacità di saper dire dei no”.
“Commemorare oggi Piersanti Mattarella è un dovere ma soprattutto l’occasione per considerare l’attualità dei valori e delle idee che ispirarono la sua vita, ricca di insegnamenti che superano i confini di quegli anni e della Sicilia”. Così il capogruppo PD Giuseppe Lupo in occasione della seduta solenne dell’Ars per il 40°anniversario della morte dell’allora presidente della Regione Piersanti Mattarella.
“È dunque dovere delle istituzioni – continua – far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni, l’esaltante stagione di rinnovamento della Sicilia di cui Piersanti Mattarella fu protagonista, opponendosi con intransigenza ad ogni forma di malaffare e dimostrando straordinaria capacità riformatrice, eccelse doti politiche e di dialogo, quel dialogo che porterà nel 1978 al coinvolgimento del Partito Comunista, il partito di Pio La Torre, nella maggioranza del suo primo governo, anticipando l’esperienza nazionale di Aldo Moro”.
“La straordinaria forza della vita è di sopravvivere alla morte. Tutte le volte che un protagonista delle forze del bene viene ucciso, proprio per la missione benefica che ha in mente, le sue idee e la sua forza si accrescono a dismisura. È successo anche con Piersanti Mattarella. Hanno ucciso un uomo politico, hanno ucciso un papà, un marito, ma
hanno reso universale ed infinito il suo pensiero. E noi anche oggi, il giorno in cui ‘il Signore si manifesta al mondo’, lo ricordiamo”. Così il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone in occasione del quarantesimo anniversario dell’omicidio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella.
“Saremo presenti – ha spiegato il segretario generale Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana – per commemorare una Figura istituzionale, un Uomo che resta stimolo, ‘faro’ ed esempio per chi vuole una Sicilia libera dall’oppressione mafiosa, rinata economicamente e socialmente. Dell’ex Presidente Mattarella ricordiamo la forza di
sacrificio spinta dal grande amore per questa terra, l’impegno per i più deboli attraverso le politiche sociali, la lotta alla corruzione e infiltrazione mafiosa con una nuova normativa sugli appalti pubblici a favore della trasparenza, e ogni azione quotidiana mirata allo sviluppo della legalità e alla tutela dei diritti di tutti i cittadini. Provvedimenti sui quali ancora oggi come sindacato chiediamo di puntare per far rinascere finalmente i nostri territori, ricordiamo Piersanti Mattarella perché attraverso la memoria rinnoviamo il nostro impegno per questo obiettivo”.
Immagini di Marcella Chirchio.