“Sento l’entusiasmo e l’attesa dei tifosi, ho un bel rapporto con loro, sono sempre stati positivi, anche ieri mi hanno accolto bene. Cercavo l’ultima scarica di adrenalina per dare ancora il mio massimo”. Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic ha già sortito un effetto: l’entusiasmo dell’ambiente è tangibile, il popolo rossonero è sovraeccitato.
Adrenalina Ibra per il Milan “Qui per aiutare, ma voglio il massimo”
Si è visto già ieri, con l’arrivo dello svedese in città per mettere nero su bianco e sostenere le visite mediche. Dopo la firma sul contratto, oggi la conferenza stampa di presentazione. Ibra ha parlato del valore aggiunto che porterà alla squadra rossonera, attualmente undicesima in classifica: “Ho avuto più richieste ora di quando ne avevo 28 – dice Ibra – sono stato onesto con Maldini, gli ho detto che cercavo una soluzione che mi facesse venir fuori l’adrenalina. Non è stata una decisione difficile per me, perchè l’ultima volta non volevo andar via, voglio bene a questo club, la cui storia non si cancella. L’importante è essere di nuovo qui adesso, farò di tutto per aiutare la squadra e migliorare. A me piace soffrire e per quello lavoro duro, aspettandomi tanto dai miei compagni. L’importante è che facciano il massimo, non c’è nessuna scorciatoia per raggiungere gli obiettivi – e li avverte – Sono molto più cattivo”.
Come si migliora una squadra a 38 anni? Ibra sa già cosa fare: “Ho visto la squadra a distanza: secondo me può fare meglio. Se non ci credevo non ero qui. Non giocherò come quando avevo 28 anni, ma so cosa devo fare. Magari invece che correre per tutto il campo tiro da 40 metri. Non vengo qui in quanto Ibrahimovic, riparto da zero, devo dimostrare”. L’occasione potrebbe già presentarsi lunedì, contro la Sampdoria a San Siro, ma inevitabile un pensiero sul derby di Milano contro l’Inter che lo rivedrà protagonista: “I derby sono sempre belle partite. Ne ho vinti qui e da altre parti, sono partite speciali ma il piu’ bello e’ quello di Milano. Come andrà non lo so. Intanto lunedì c’è la Sampdoria pensiamo a quello”.
(ITALPRESS).