Il giorno dopo il Capodanno ci si ritrova spesso con tanti avanzi di cibo inutilizzati. Cene e pranzi hanno regnato in questi giorni di festa ma adesso è arrivato il momento di correre ai ripari con un menù anti-spreco.
Gli italiani sono un popolo attento allo spreco. Se da un lato, spesso le famiglie si lasciano prendere la mano mentre fanno la spesa per il menù delle feste, dall’altro cercano di non buttare via niente. Ecco qualche consiglio per portare a tavola un menù completo con il cibo rimasto.
Circa mezzo miliardo di avanzi di cibo sono rimasti sulle tavole dopo le feste di fine anno, nella stragrande maggioranza delle famiglie vengono riciclati in cucina anche per una crescente sensibilità ambientale ed etica. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che più di otto italiani si dieci (83%) dopo la grande festa mettono a casa nel piatto gli avanzi dei cenoni.
Con il Capodanno si stima che siano state stappate in Italia circa 74 milioni di bottiglie di spumante, ma durante la notte più lunga dell’anno sono stati consumati anche 6 milioni di chili di cotechini e zamponi serviti assieme a milioni di chili di lenticchie, “chiamate” secondo tradizione a portar fortuna.
Molto spesso il sacchetto dell’umido si riempie velocemente perché buttiamo via delle parti di cibo che riteniamo poco nobili, come bucce di frutta e verdura. Con gli avanzi di cibo invece è possibile creare un menù anti-spreco completo, senza buttare via quello che c’è rimasto.
Cominciamo dagli antipasti. Gli scarti delle verdure possono essere utilizzati per ottenere delle salse per crostini. Basta frullare con un filo d’olio le bucce o i ciuffi eliminati da carote e finocchio, per esempio.
Con il pane avanzato si possono anche realizzare dei crostini aromatizzati. In questo caso viene in aiuto il forno, grande protagonista del menù antispreco. Tagliate a dadini il pane, aromatizzatelo con erbe a piacere e un filo d’olio e ponetelo nel forno a 80 gradi per circa un’ora. Accompagnate poi con formaggi, olive o acciughe e il gioco è fatto.
I menù di Natale prevedono quasi sempre il pesce come secondo. Del pesce, si sa, non si butta niente. Con gli scarti come le teste, si possono realizzare dei raffinati brodi per altre ricette come un risotto o una pasta. Possiamo dare alla cernia o al salmone avanzati una nuova vita trasformandoli in un primo piatto. Sarà sufficiente unire gli avanzi di pesce con pomodorini freschi o altre verdure per ottenere un ottimo sugo per la pasta.
Per il secondo invece possiamo sbizzarrirci. Abbiamo già citato il polpettone e le frittate come soluzioni per riciclare gli avanzi di cibo. Si tratta di ricette “svuota-frigo” per eccellenza, in cui inserire la carne rimasta, le verdure avanzate, o ancora funghi e formaggi. Questi piatti, inoltre, ci consentono di riutilizzare anche il pane raffermo.
Va in scena con una nuova veste anche la frutta secca, tradizionalmente consumata nel periodo natalizio. Noci, mandorle e nocciole possono infatti essere caramellate e diventare un gustoso “torrone” da sgranocchiare. Per non parlare dei numerosi dolci che si possono realizzare con farciture per pandoro e panettone.
Per concludere il vostro menù anti-spreco, l’intramontabile macedonia di frutta. Oltre alla versione classica – a dire il vero ormai un po’ datata – della frutta tagliata a piccoli pezzetti, si può portare in tavola una fantasiosa composizione in un piatto da portata a vostra scelta. Per donare gusto ed evitare che la frutta annerisca, sarà sufficiente spremere qualche goccia di limone e arancia su una spolverata di zucchero a velo.