Tutto pronto per i festeggiamenti di fine anno. Non può mancare il brindisi e questa volta ha un sapore molto più italiano. Per il Capodanno 2020 74 milioni di bottiglie di spumante italiano sono pronte al brindisi in Italia.
Secondo le stime della Coldiretti, sulla base dell’indagine condotta dall’Istituto Ixè, si registra un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno.
I dati indicano inoltre che per il 91% degli italiani lo spumante è irrinunciabile per salutare il nuovo anno e l’aumento della domanda ha spinto la produzione ad attestarsi sopra 700 milioni di bottiglie. Il Prosecco è al primo posto, seguito da Asti e Franciacorta sia all’Italia che all’estero.
Non si brinda con spumante solo in Italia. Le bollicine nostrane, infatti, sono molto richieste anche all’estero. Le bottiglie esportate hanno fatto un balzo del 9%, al punto che i dati relativi alle spedizioni registrati dall’Istat nei primi nove mesi del 2019 lasciano prevedere per fine anno vendite record di oltre 560 milioni di bottiglie.
“All’estero non sono mai state richieste così tante bollicine italiane, che in quantità dominano nettamente nei brindisi globali davanti allo champagne francese”, rileva la Coldiretti.
Al primo posto tra gli appassionati esteri di spumante italiano ci “sono gli inglesi, che – osserva – non sembrano essere stati scoraggiati dalla Brexit”.
Nel 2019, infatti, la Gran Bretagna è stato il primo mercato dello spumante italiano, con un aumenti del 7% nelle vendite.
Seguono a ruota gli Stati Uniti, con un balzo dell’11% nonostante i timori legati ai dazi. Sul podio, al terzo posto, la Germania, che, però, in seguito alla crisi economica ha ridotto le importazioni dell’8% rispetto al 2018.
Aumenta invece il gradimento in Russia (più 17%) e in Giappone (più 37%).
Spesso, quando un prodotto va bene, cominciano a fioccare anche le imitazioni. Così è stato anche per lo spumante italiano, scimmiottato dal Kressecco e dal Meer-Secco, prodotto in Germania e che viene venduto alla spina nei pub inglesi.