La Pubblica Amministrazione, secondo l’Ufficio studi della CGIA, da risorsa sta diventando il vero problema del Paese. “Secondo uno studio presentato qualche mese fa – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – il costo annuo sostenuto dalle aziende per la gestione dei rapporti con la PA ammonta a 57 miliardi. Pari a 3 punti di Pil, questa spesa costituisce un freno allo sviluppo, agli investimenti e all’occupazione, penalizzando soprattutto le Pmi”.
La cattiva burocrazia che frena il paese
Nonostante l’impegno profuso in questi ultimi anni, la nostra PA continua a registrare un debito commerciale nei confronti dei propri fornitori di 53 miliardi. Una cifra che rimane tra le più elevate di tutta Europa. Dall’Ufficio studi della CGIA tengono comunque a precisare che sarebbe sbagliato non riconoscere anche i livelli di eccellenza che caratterizzano molti settori del nostro pubblico impiego, come, ad esempio, il servizio sanitario presente in molte regioni centro-settentrionali, il livello di insegnamento e di professionalità riscontrabile in molte scuole superiori/ Università/enti di ricerca e la qualità del lavoro effettuato dalle forze dell’ordine. Tuttavia, rimane un fatto; mediamente la nostra PA presenta livelli di efficienza abbondantemente insufficienti, soprattutto nel Mezzogiorno.
Gli studi sulla burocrazia
I risultati, elaborati dall’Ufficio studi CGIA sulla recente indagine campionaria condotta dall’Ocse, ribadiscono ancora una volta l’inadeguatezza, secondo gli italiani, di servizi pubblici essenziali indispensabili per il buon funzionamento del Paese: come la giustizia, la sanità, la scuola e la sicurezza. (ITALPRESS)