Nuova tegola giudiziaria per Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, gli sarebbe stato notificato un nuovo avviso di garanzia dalla procura di Locri. Al centro dell’indagine – riporta Tgcom – vi sarebbe la falsificazione di alcuni documenti di identità di immigrati ospiti nei centri di accoglienza.
“Sono amareggiato”, ha commentato Lucano all’agenzia AdnKronos. “Mi viene contestato un reato che avrei commesso nel 2016 per aver fatto due carte di identità a una donna eritrea e a suo figlio”. I fatti risalgono al settembre di tre anni fa. “La prefettura ci aveva chiesto l’inserimento per la madre e il bambino” in un progetto di accoglienza al Cas a Riace, ha spiegato Lucano. “e noi avevamo detto di sì perché c’era la disponibilità”.
La nuova accusa a Mimmo Lucano
Poi “fu fatta l’iscrizione al registro anagrafico e fu richiesta la carta d’identità perché il bambino di pochi mesi aveva necessità di vedersi assegnato un pediatra”. L’accusa sarebbe legata proprio al rilascio dei due documenti, nonostante la donna e il figlio non avessero il permesso di soggiorno.