“E dopo un linciaggio durato anni, questo è l’ovvio finale: #ctcf ha un costo puntata inferiore del ‘50% della media dei programmi di intrattenimento Rai’. Nel frattempo #ctcf è su Raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito”. Lo scrive su Twitter Fabio Fazio postando la foto dell’articolo che oggi sul Messaggero dà notizia dell’archiviazione da parte della Corte dei Conti dell’inchiesta aperta per verificare se il suo stipendio costituisse danno erariale.
Il compenso di Fabio Fazio è pari a 2.240.000 euro l’anno. Nelle motivazioni dell’archiviazione – citate dal quotidiano romano – viene sottolineato infatti che il costo-puntata del programma di Fazio è meno della metà della media dei programmi di intrattenimento del servizio pubblico.
Gli incassi pubblicitari legati alla trasmissione e gli ascolti, inoltre, sono stati adeguati. Infine viene citato un parere dell’Avvocatura dello Stato, in cui viene specificato che in Rai le prestazioni artistiche non sono soggette al tetto retributivo di 240.000 euro annui previsto invece per i dirigenti.
Soltanto qualche mese fa, Fabio Fazio ha accettato il taglio dello stipendio. Il conduttore di “Che tempo che fa”, ha assecondato quindi le richieste della Rai. La decisione si inserisce all’interno di un quadro di necessità generale dell’azienda e non per una misura punitiva ad hoc.
Fazio ha accolto la sforbiciata in quanto si tratta di una necessità generale dell’Azienda e non di una misura punitiva ad personam, concretizzando così una disponibilità che aveva già manifestato più volte pubblicamente. L’intesa con la Rai sulla riduzione, nel caso di Fazio, non riguarda un rinnovo ma un contratto in essere.
A maggio il conduttore era stato attaccato sul suo stipendio e “Che tempo che fa” era stata chiusa in anticipo, con il taglio di tre puntate del lunedì.