Migrazione per amore, O’Tama Kiyohara e Vincenzo Ragusa si incontrarono nella seconda metà dell’ 800 in Giappone. Ragusa era un affermato scultore siciliano, O’Tama una pittrice giapponese dalla raffinatezza disarmante. Così nasce l’amore tra i due artisti che si trasferì dal Giappone alla Sicilia. La mostra “Migrazione di stili”, organizzata dalla Fondazione Federico II, è infatti in onore di questo sodalizio umano e artistico, dove lo stile orientale e quello siciliano si fondono.
La mostra, promossa dalla Fondazione Federico II in un percorso espositivo rinnovato a Palazzo Reale, va dal 7 dicembre al 6 aprile 2020 e trova in mostra 80 opere tra manufatti, cartoni e tessuti tra cui alcune pregiate carte similpelle (kinkava-gami) e 46 acquerelli di grande delicatezza cromatica. Per il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II Gianfranco Miccichè “O’Tama entra a Palazzo Reale perché le sia restituita il favore artistico che merita e per cancellare le ostilità che avevano impedito a Palermo di diventare un polo del giapponismo”.