“Credo che sia determinante affrontare fin da subito, adesso che siete studenti, i problemi con cui vi dovrete confrontare nell’ambiente di lavoro. Il mondo del lavoro diventa sempre più complesso, specialmente nel settore finanziario, e un’educazione finanziaria che aiuti ad avere un orientamento è molto importante. Ed è bene farlo già dalle aule universitarie, forse anche da prima”. Partendo da qui e dalla sua storia personale, fino a tracciare un quadro della situazione del mondo finanziario di oggi, il presidente di Banca Mediolanum,
Ennio Doris, ha tenuto questo pomeriggio una lectio agli studenti del secondo anno della facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative dell’Università Cattolica di Milano. Una lectio, quella del numero uno di Mediolanum, che si inserisce nel ciclo di appuntamenti organizzati dall’ateneo milanese dal titolo “Guardando al futuro: Le banche italiane, l’Unione europea e l’innovazione tecnologica”.
E proprio la sfida tecnologica del mondo bancario è uno dei punti su cui Doris si è voluto soffermare: “il settore bancario – ha spiegato – è in momento di rivoluzione. La tecnologia ha spazzato via un sistema che funzionava da più di 5 secoli: quello delle banche tradizionali, basato ancora sullo sportello e sulla necessità di recarsi in filiale. Con la tecnologia oggi abbiamo i servizi bancari in qualsiasi momento del giorno e della notte, sette giorni la settimana, tutti i giorni dell’anno. Questo ha cambiato radicalmente tutto”.
Doris ha ricordato la previsione “fatta da Francisco Gonzalez, presidente di BBVA, che alcuni fa ha affermato che nell’arco di due decadi, contro le attuali circa 20 mila banche analogiche esistenti nel mondo, ne sopravviveranno solo alcune dozzine digitali. Questo è quello che sta accadendo. Poi è difficile dire quale sarà lo scenario finale, ma è un terremoto incredibile”.
Il ciclo di conferenze è stato organizzato dal professore di Diritto Commerciale della Cattolica, Andrea Perrone, che ha sottolineato l’importanza di incontri come quello di questa sera, dal momento che “in questo modo i nostri studenti vengono introdotti al tema della disciplina delle banche in Europa, con particolare attenzione ale implicazioni che la disciplina stessa ha per l’operatività delle banche. In questo senso possiamo parlare di un’educazione di alto livello, perché i nostri studenti sono quelli che poi andranno a lavorare e a ricoprire ruoli di responsabilità nelle istituzioni finanziarie italiane e europee. (ITALPRESS)