Secondo l’Istat l’economia italiana continua a essere caratterizzata da una prolungata fase di bassa crescita della produttività. Nel terzo trimestre, il Pil italiano ha evidenziato un modesto aumento, di intensità uguale a quello dei precedenti tre trimestri (+0,1%).
Nel 2020 Pil in lieve crescita ma continua bassa crescita produttività. La crescita è stata alimentata dal contributo positivo della domanda nazionale al netto delle scorte (+0,2 punti percentuali) spinta dal recupero dei consumi privati. La componente estera netta ha fornito un contributo negativo a seguito del rallentamento delle esportazioni di beni e servizi e dell’incremento delle importazioni. I dati sulla fiducia delle famiglie mostrano un orientamento negativo.
L’indice di fiducia delle imprese ha registrato, invece, un lieve aumento, legato all’evoluzione positiva dei giudizi e delle attese sugli ordini nel settore dei servizi. L’indicatore anticipatore segnala il proseguimento della fase di modesta dinamica dei livelli di attività economica. Nell’ultima parte dell’anno, l’evoluzione del Pil è attesa proseguire sui ritmi dei mesi precedenti e la crescita in media annua attestarsi allo 0,2%. La domanda interna al netto delle scorte fornirà il principale contributo positivo (+0,8 punti percentuali), con apporti simili sia dei consumi delle famiglie sia degli investimenti. Nel 2020, il tasso di crescita del Pil è previsto in leggera accelerazione (+0,6%) rispetto al 2019, sostenuto dai consumi e dagli investimenti, nonostante una decelerazione della crescita stimata per questi ultimi. (ITALPRESS)