Il governo di Atene, guidato dai moderati di Nuova Democrazia, ha deciso di ripartire da sconti fiscali alle imprese, ma anche da un taglio alle imposte sugli immobili. In particolare una riduzione della tassa annuale sulle proprietà immobiliari (Enfia) del 22% in media a partire da agosto.
A regime, tra un anno, la riduzione della tassa sulla casa sarà del 30 per cento. Un progetto per fare riprendere il Paese dalla crisi che parte dal mattone come leva “per creare lavoro e sviluppo economico”, ha commentato a Formiche.net Stratos Paradias presidente di Pomida, l’associazione dei proprietari immobiliari della Grecia e presidente dell’Uipi, unione internazionale dei proprietari immobiliari alla quale aderisce la Confedilizia italiana.
“Queste misure – spiega – sostengono il settore delle costruzioni e anche le finanze pubbliche. L’Italia lo ha fatto anni fa trasformando l’immagine delle città. Perché non ripetere?”.
Per il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa “l’intervista al Presidente dell’Unione internazionale della proprietà immobiliare dovrebbe far riflettere i nostri leader politici. Ci spiega – dice all’ITALPRESS – come il premier greco abbia compreso due cose: che per far ripartire il Paese è essenziale il contributo del settore immobiliare, e che questo contributo può arrivare solo se si inizia a ridurre le tasse che gravano su di esso. È esattamente la strada che dovrebbe essere percorsa in Italia.
Per il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa “l’intervista al Presidente dell’Unione internazionale della proprietà immobiliare dovrebbe far riflettere i nostri leader politici. Ci spiega – dice all’ITALPRESS – come il premier greco abbia compreso due cose: che per far ripartire il Paese è essenziale il contributo del settore immobiliare, e che questo contributo può arrivare solo se si inizia a ridurre le tasse che gravano su di esso. È esattamente la strada che dovrebbe essere percorsa in Italia.
Ma nessun Governo ha finora manifestato l’intenzione di correggere il sistema-Monti. E così, la patrimoniale sugli immobili da 22 miliardi l’anno continua a devastare famiglie e imprese”.
(ITALPRESS).
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