La riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità fa litigare Pd e M5S. A Milano, all’assemblea di Base Riformista, il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio avverte gli alleati: “Non ci sono elementi di merito che mettono in discussione la nostra sovranità nazionale, quindi è molto importante che diamo una dimostrazione di serietà e affidabilità, le legittime critiche del nostro alleato mi auguro non portino a provocare una crisi di credibilità per il Paese”.
Non si fa attendere la replica del M5S. “Sul Mes nonostante la nostra contrarietà ai principi che caratterizzano quel fondo, il Movimento 5 Stelle sta cercando di avere un approccio costruttivo e volto a trovare una intesa. Ma se qualcuno vuole alzare i toni e metterla sul tema della credibilità – spiega il movimento in una nota -, a noi sembra che la credibilità come Stato in tutti questi anni l’abbiamo persa proprio quando si firmava qualsiasi cosa per compiacere sempre qualche euro-burocrate, piuttosto che tutelare gli interessi dell’Italia e degli italiani”.
“Bene, quell’epoca è finita. Consigliamo al Pd di lavorare con noi ad un punto di intesa – conclude la nota – Tutti sanno che il MES è modificabile ed emendabile. Quindi mettiamoci al lavoro, miglioriamo questa riforma e facciamoci rispettare in Europa”.
Intanto domani è in programma un vertice all’ora di cena tra i partiti di maggioranza per sciogliere i nodi sul MES. L’incontro si tiene alla vigilia delle comunicazioni del premier alle Camere, alle 13 a Montecitorio e alle 15,30 al Senato. “No. Ogni volta, a ogni passaggio un po’ delicato, si ragiona sempre del rischio del Governo. Questo Governo andrà avanti“, ha detto il premier Giuseppe Conte.
Insomma, il governo “andrà avanti per un motivo semplice: perché il Paese ha tante urgenze, ha tanti problemi anche strutturali da risolvere”. “Lunedì non ci sarà nessuna battaglia, è una informativa doverosa al Parlamento da parte del presidente del Consiglio che ogni volta che è stato chiamato, ogni volta che ha avuto e avrà la possibilità di informare, dialogare con i membri del parlamento lo fa”, ha affermato Conte.