Oggi, 28 novembre, si celebra il Giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day in inglese), o più semplicemente “il Ringraziamento“. Si tratta di una festa di origine cristiana osservata negli Stati Uniti e in Canada. Un segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l’anno trascorso.
Ma vediamo adesso qual è la storia, quali tradizioni si rispettano in questo giorno e come si prepara il piatto tipico del Ringraziamento: il tacchino.
Negli Stati Uniti il Giorno del ringraziamento si festeggia il quarto giovedì di novembre, in Canada, invece, il secondo lunedì di ottobre.
È una festa di origine e derivazione religiosa ma ora considerata laica. Risale a una celebrazione avvenuta nel 1621 e ripetuta in modo più documentato nel 1623.
Nel novembre 1623, infatti, si ebbe un raccolto proficuo e in quell’occasione, William Bradford, Governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini a Plymouth, nel Massachusetts, emise l’ordine:
«Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina… per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni.»
I Padri Pellegrini andarono alla scoperta del Nuovo Mondo a causa della persecuzione subita in patria. Aderivano ad un cristianesimo rigorosamente calvinista e questo li portò alla ricerca di nuove terre. Così si stanziarono nell’attuale America del Nord, dove 102 pionieri arrivarono nel 1620.
Quando arrivarono, l’inverno era ormai alle porte e questi pionieri si trovarono di fronte ad un territorio inospitale e selvatico, fino a quel momento abitato solamente dai nativi americani.
Per far fronte alla stagione fredda, provarono a seminare quel terreno con i semi che avevano portato dall’Inghilterra. Le condizioni climatiche e la costituzione della terra stessa, però, non erano favorevoli per quelle colture, così il raccolto fu molto scarso e molti di loro non superarono l’inverno.
Fortunatamente, in loro soccorso arrivarono i nativi americani, che conoscevano molto bene quei terreni. I nativi insegnarono ai Padri Pellegrini quali prodotti coltivare e quali animali allevare, in particolare granoturco e tacchini.
Così, per celebrare l’abbondanza del raccolto e ringraziare Dio per quanto ottenuto, i Pellegrini indissero il giorno del ringraziamento. Alla festa parteciparono anche gli indigeni. Era grazie a loro, infatti, che i pionieri erano riusciti a superare le difficoltà iniziali.
Nel menù del primo Ringraziamento americano ci furono pietanze che entrarono poi a far parte della tradizione: il tacchino, la zucca, carni bianche, pesci, torte di cereali, frutta secca e caramelle.
Il 29 giugno 1676 Edward Rawson redasse una proclamazione ufficiale di Thanksgiving per conto del governatore della contea di Charlestown, in Massachusetts. Nei secoli successivi la tradizione si estese a tutto il Paese.
Solamente dal 1777 le tredici colonie cominciarono a celebrare il Giorno del ringraziamento contemporaneamente. Quell’anno, infatti, ne fu indetto uno per festeggiare la vittoria contro gli inglesi a Saratoga nella guerra per l’indipendenza.
Nel 1789, George Washington, primo presidente degli Stati Uniti d’America, dichiarò la festa per tutti gli stati.
La tradizione vuole che qualche giorno prima del Ringraziamento, alla Casa Bianca, si celebri la Cerimonia della grazia presidenziale a due tacchini.
La cerimonia è nota come National Thanksgiving Turkey Presentation e risale al 1963. Quell’anno John Fitzgerald Kennedy decise di non cucinare il tradizionale tacchino che la Nation Turkey Federation donava al presidente dal 1947.
Da allora vengono graziati due tacchini. Uno apre la parata sulla Main Street di Disneyland dal 1989. Poi entrambi vengono trasferiti nel ranch di Frontierland. Ne vengono graziati due nel caso uno non arrivi vivo alla parata.
A partire dal 2003 i cittadini americani sono invitati a scegliere il nome dei tacchini votando sul sito della Casa Bianca. Dal 2005, invece, il trasferimento da Washington a Los Angeles avviene con un volo di prima classe della United Airlines.
Il tacchino ripieno è il classico piatto del Giorno del ringraziamento. Solitamente viene offerto anche ai vicini di casa e alle persone meno fortunate.
Oggi abbiamo scelto di presentarvi la ricetta di uno degli chef americani più famosi, Gordon Ramsey.
Ramsey prepara il suo “Christmas Turkey with gravy” in modo semplice ma dal risultato assicurato. I tempi della ricetta sono un poco lunghi e dovrete armarvi di pazienza e mani ferme. In compenso porterete a tavola un piatto strabiliante.
Il segreto sta nel burro. Il tacchino va massaggiato con una crema a base di burro, aglio, limone e olio. Anche sotto alla pelle che, badate bene, non deve essere rotta durante il procedimento. Ramsey farcisce il suo tacchino con cipolle e limone: il profumo è assicurato.
Dopo la cottura in forno, lo chef utilizza il brodo prodotto dal tacchino stesso, il ripieno, aroma e qualche altro ingrediente per preparare la sua “gravy”, una salsa di accompagnamento davvero gustosa.
Guardate il video e seguite passo dopo passo la ricetta del tacchino ripieno.