Un “massacro mediatico”. Così su Facebook il leader di Italia Viva commenta le perquisizioni in merito a presunte irregolarità nei finanziamenti alla Fondazione Open.
“Questa mattina centinaia di finanzieri in tutta Italia hanno perquisito all’alba abitazioni e uffici di persone fisiche e giuridiche ‘colpevoli’ di aver finanziato la Fondazione Open. Un’operazione in grande stile, all’alba, di forte impatto mediatico – scrive Renzi -. La decisione è stata presa dai pubblici ministeri di Firenze, Creazzo e Turco, titolari anche di altre inchieste: sono loro, ad esempio, ad aver firmato l’arresto per i miei genitori, provvedimento – giova ricordarlo – che è stato annullato dopo qualche giorno dai magistrati del Tribunale del Riesame. Ma il danno mediatico, e psicologico, ormai era già stato fatto”.
“Chi ha finanziato in questi anni la Fondazione Open ha rispettato la normativa sulle fondazioni. Cosa facesse la Fondazione è noto, avendo – tra le altre cose – organizzato diverse edizioni della Leopolda – aggiunge -. E se è giusto che i magistrati indaghino, è altrettanto giusto che io mi scusi con decine di famiglie per bene che stamattina all’alba sono state svegliate dai finanzieri in tutta Italia solo perché un loro congiunto ha sostenuto in modo trasparente la nostra attività politica”.
“Qualcuno prima o poi unirà i fili di ciò che è successo in questi mesi: a me sembra tutto molto chiaro. Basta avere un po’ di pazienza e a noi la pazienza non manca. Lasciamo che ci siano le indagini, i processi, le sentenze. E rispettiamo il lavoro dei giudici, dei finanzieri, dei giornalisti”, conclude il leader di Italia Viva. (ITALPRESS)