Si aggrava il bilancio del violento terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito l’Albania. Secondo gli ultimi dati provvisori, sarebbero almeno 24 i morti e circa 650 i feriti, ma il numero delle vittime potrebbe ulteriormente salire. Molte persone, infatti, sarebbero ancora sotto le macerie degli edifici crollati e le squadre di soccorso sono impegnate strenuamente nel tentativo di portare in salvo i dispersi sopravvissuti.
Centinaia di tende sono state montate nelle città colpite per ospitare gli sfollati. Il premier Edi Rama ha annunciato che oggi sarà proclamata una giornata di lutto nazionale, mentre è attesa una decisione sulla proclamazione dello stato d’emergenza.
Il Sistema Nazionale di Protezione Civile Italiano si è attivato, su disposizione del presidente del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del meccanismo europeo per rispondere alla richiesta di intervento pervenuta dalle autorità albanesi. A Tirana e Durazzo sono giunti uomini e materiali del Servizio Nazionale per garantire il soccorso alla popolazione.
Grazie al comando delle Capitanerie di Porto, all’Aeronautica Militare, alla Guardia di Finanza e al Comando Operativo Interforze sono partiti diversi mezzi e oltre duecento uomini tra team dei Vigili del Fuoco e squadre Usar di ricerca e soccorso, personale medico Areu della Regione Lombardia, volontari delle colonne mobili delle Regioni Puglia e Molise, unità cinofile dell’Ucis e della Guardia di Finanza, tecnici del Dipartimento della Protezione Civile. (ITALPRESS)