Sembra impossibile da credere, eppure oggi, 26 novembre, Tina Turner compie 80 anni. Tanti auguri di buon compleanno alla regina indiscussa del rock, icona di bellezza senza tempo e dal fascino irresistibile.
Una vita ricca di eventi quella di Tina Turner. Dalla carriera alla vita privata, non si può certo dire che si sia annoiata. Drammi, tragedie, violenza, ascesa, caduta, rinascita, un biopic, due musical, un paio di scioccanti autobiografie e tante canzoni indimenticabili. Sembra un copione scritto per la sceneggiatura di un film. Invece è la storia di Ann Mae Bullock, da Nutbush, Tennessee, oggi cittadina svizzera.
Le sue canzoni hanno segnato la storia della black music internazionale. Una voce inconfondibile, graffiante e perfetta per il pop da classifica. Se a questo si aggiungono la capacità di resistere a un’esistenza che racchiude almeno tre vite e una naturale empatia, si ottiene il cocktail perfetto per diventare Tina Turner: una delle artiste di maggior successo di sempre.
Una vita piena di drammi, che però non ne hanno offuscato la grandezza. La storia di Tina è costellata di eventi dolori. Ike Turner, per esempio, il marito con cui aveva messo su una band che è stata determinante per la nascita del rock’n’roll e che l’ha resa famosa, si rivelò un uomo violento, una sorta di schiavista domestico, che, nonostante il clamoroso successo di brani come “Proud Mary”, “Nutbush City Limits” e “River Deep Mountain High”, trasformò la vita di Tina in un incubo.
Ha trovato conforto nel buddismo, è diventata cittadina svizzera trasferendosi sul lago di Lugano, si è sposata con Erwin Bach, un uomo più giovane di lei.
Poco più di un anno fa, suo figlio Craig, avuto quasi adolescente da una relazione precedente a quella drammatica con Ike Turner, si è suicidato a 59 anni.
Grazie alla musica, avviene la rinascita di Tina Turner, che presto diventa una diva. Una carriera ricca di successi da una delle più celebri cover di “Let’s Stay Together” di Al Green, a “Private Dancer”, e poi ancora “What’s Love Got To Do With It”, “The Best”.
I suoi dischi hanno registrato un crescendo fatto di record di vendite. Si parla di oltre 200 milioni di copie vendute. Ma non finisce qui. Nella carriera musicale di Tina Turner ci sono anche concerti clamorosi, Grammy Award, il Kennedy Center Honors, gli omaggi di altri artisti (su tutti quello di Beyoncé), ruoli cinematografici indimenticabili, l’Acid Queen di “Tommy”, la Aunty Entity di Mad Max, (accompagnato dal successo mondiale del brano “We Don’t Need Another Hero”).
Una donna forte, audace, determinata. Con la sua grinta Tina Turner ha costruito una vita di successi, nonostante le insidie della vita. E quando finalmente sembrava che tutto stesse volgendo per il meglio, a cedere è stata la sua salute. Prima un ictus, poi un tumore all’intestino, infine una grave insufficienza renale che l’ha messa di fronte alla scelta tra dialisi e trapianto.
Ora, con la sua celebre collezione di parrucche, circondata dall’amore di un mondo che ha sempre tifato per lei, è arrivata al traguardo degli ottant’anni dopo essersi raccontata ancora una volta nell’autobiografia My Love Story, uscita nel 2018 dove scrive: “Ma sapete che cosa rispondo quando mi chiedono: “Che cosa fai quando è tutto contro di te?”. Io dico: “Vai avanti. Vai avanti senza fermarti. Non importa se ti arriva uno schiaffo in faccia, tu porgi l’altra guancia. E il dolore che senti? Non puoi fermarti a pensare a quello che ti hanno fatto, adesso o in passato. Devi solo andare avanti”.