Tra biscotti e buccellati, fichi secchi e sanguinacci il vice questore Marò Pajno è mandata ad indagare sulla morte della giovane figlia di un boss, pasticcera e morta ammazzata a Palermo ‘sotto Natale’, tra addobbi e festini. Precisamente durante le feste dell’Immacolata, quando sui tavoli verdi brillano patrimoni veri e presunti colpiti dall’inarrestabile febbre del gioco.
“Il Sanguinaccio dell’Immacolata” è coinvolgente, pieno zeppo di intrusioni, allusioni, suggestioni e fatti veri. Come il cadavere di Saveria, la pasticceria Perla, la luna grande su Montepellegrino e l’acqua bianca di luce sul versante di Mondello. Giuseppina Torregrossa nel suo ultimo romanzo, ancora una volta prende per mano il lettore e lo conduce tra le righe, in un percorso fitto fitto e senza sforzo in una città amata e sfatta, all’alba di un’Immacolata di sangue amaro e sangue dolce con ricetta in apertura.
Il romanzo è stato presentato dalla scrittrice a Palermo, nella nuova sede della libreria Mondadori.
La Torregrossa, che vive a Roma, è nata a Palermo e nella città siciliana ci ha lasciato il cuore. Tra i suoi romanzi, “L’assaggiatrice”, ” Il conto delle minne”, “A Santiago con Celeste”, “Il figlio maschio”, “Panza e prisenza”, “La miscela segreta di Palazzo Olivares”,” Il basilico di Palazzo Galletti”.