Non intende fare rivoluzioni ma trasmettere a Kane e soci la sua mentalità vincente, facendo soprattutto tesoro degli errori commessi in passato. L’era Mourinho al Tottenham è appena iniziata. Conferenza stampa di presentazione per lo Special One, chiamato a raccogliere il testimone di Pochettino e guidare alla risalita una squadra che è affondata al 14esimo posto in Premier dopo una stagione che l’ha vista arrivare fino alla finale di Champions.
Esonerato a dicembre scorso dal Manchester United, il tecnico portoghese non vedeva l’ora di tornare in panchina per quanto, in questi mesi, si sia divertito a fare il commentatore. “Ma questa è la mia vita, è quello a cui appartengo e che mi rende davvero felice. Non sto sorridendo molto perchè fra due giorni c’è una partita e non c’è molto tempo per lavorare ma nel profondo sono davvero felice”.
“Sono qui per provare a capire perché i risultati non sono stati buoni nell’ultimo anno in Premier, non per fare stravolgimenti e creare confusione”, assicura ancora lo Special One per il quale questi undici mesi senza panchina “non sono stati una perdita di tempo, mi sono serviti per pensare, analizzare, prepararmi. Ho avuto modo di riflettere su molte cose, ho capito di aver fatto degli errori e non li ripeterò”.
“Non mi sento più pronto, lo sono sempre stato, ma sono più forte da un punto di vista emotivo”. E su quelle che sono le prospettive del Tottenham, assicura che “nessuno vuole più di me che vinca. Non possiamo vincere la Premier quest’anno ma potremo nella prossima stagione. Non dico che lo faremo ma che possiamo”. (ITALPRESS)