Sulla manovra secondo Di Maio non c’è l’eco del fuoco amico ma “la voglia di apparire da parte di qualcuno sì. A ogni modo non deve spaventare il numero di emendamenti. I regolamenti parlamentari permettono una scelta oculata da parte delle forze politiche”.
Quanto alla vicenda del Mes, il fondo europeo salva Stati, osserva: “Ho chiesto la convocazione del vertice. In Europa siamo stati abituati a colpi bassi in passato, che non abbiamo più intenzione di subire. Conte non ha firmato nulla e questo non è un vertice contro di lui, anzi lo sosteniamo. Ma è giusto fare il punto. Una riforma del Mes che stritola l’Italia non è fattibile”. Sullo stato di salute del governo e della maggioranza, dopo l’avvertimento del Pd, Di Maio chiosa: “Zingaretti e Franceschini non mi hanno detto mai nulla del genere. E non ho letto nulla in proposito. Di retroscena ne leggo tanti, ma il governo andrà avanti se lo vorranno gli italiani. Non credo che da parte di qualcuno ci sia l’intenzione di sacrificare il Paese per il proprio interesse. Già lo ha fatto Salvini”.
(ITALPRESS).