Falsa partenza. Comincia nel peggiore dei modi l’avventura dell’Italia alle finali della nuova Coppa Davis. L’evento, fortemente voluto dal gruppo guidato da Gerard Piqué, si tiene a Madrid nell’arco di una settimana, ma il debutto rischia di essere già fatale agli azzurri. Nella prima giornata, infatti, è arrivata una pesante sconfitta contro il Canada. Un risultato deludente, anche alla luce delle prestazioni dei nostri tennisti durante l’anno.
Né Fabio Fognini né Matteo Berrettini, purtroppo, sono riusciti a vincere i rispettivi match di singolare, condannando l’Italia alla sconfitta prima ancora del match di doppio. Pesante, in particolare, il risultato di Fognini. Il ligure, impegnato contro Vasek Pospisil, non è riuscito ad avere la meglio sul canadese, in netta crescita dopo annate complicate, ma ancora fuori dai primi 100 del ranking ATP.
Ben diverso il discorso per Berrettini. Qui, l’avversario era di altissimo profilo. Dall’altra parte della rete, infatti, c’era Denis Shapovalov, reduce dalla finale a Parigi-Bercy e in grande condizione. I rimpianti, semmai, sono per come è arrivata la sconfitta. Una partita decisa da tre tiebreak, nell’ultimo dei quali Matteo si era trovato a condurre di un minibreak. Dal 4-3 a favore, però, il ventitreenne romano ha messo insieme un solo punto dei cinque successivi, perdendo così col punteggio di 6-7 7-6 6-7.
Adesso, le speranze azzurre sono appese a un filo. La formula delle nuove finali di Coppa Davis prevede che ai quarti si qualifichino le prime classificate dei sei gironi e le due migliori seconde. Sarà fondamentale, per poter sperare, battere gli Stati Uniti mercoledì, e aspettare un allineamento di risultati favorevoli.