E’ stata assegnata una scorta a Mario De Michele, il giornalista direttore di Campania Notizie, vittima, due giorni fa di un agguato vicino a Gricignano di Aversa, in provincia di Caserta: la sua macchina è stata raggiunta da alcuni colpi d’arma da fuoco. La protezione per il cronista impegnato da anni in inchieste contro la camorra è stata decisa dalla prefettura di Caserta e dalla DDA di Napoli.
“Io continuerò a fare il giornalista e a scrivere sempre la verità, non mi arrendo. Denuncerò sempre ogni intimidazione come ho fatto sempre”, ha detto all’Adnkronos.
De Michele era andato a Gricignano per una inchiesta su una presunta speculazione edilizia, ma si era occupato anche di inchieste sulla camorra. Quattro i colpi esplosi da due persone. I carabinieri di Aversa, con il coordinamento della DDA, stanno svolgendo le indagini, cercando anche eventuali immagini delle telecamere di sorveglianza nell’area vicino all’insediamento dell’Us Navy, vista anche l’assenza di testimoni oculari. Dovranno chiarire se ci sono collegamenti con un altra tentata aggressione denunciata da De Michele lunedì scorso, quando due persone armate con una mazza cercarono di fermarlo. Lo stesso direttore di Campania Notizie aveva denunciato, in passato, altri attentati. “Ho paura, ma continuerò a fare i giornalista”, aveva scritto a caldo, subito dopo l’ultimo agguato.
Oggi, dopo la notizia della protezione, dice all’Adnkronos: “Mi sento più tranquillo. Sia per la solidarietà ricevuta e sia perché è stata già predisposta una mia tutela da parte delle forze dell’ordine. Questa sera devo andare a presentare il nuovo libro del collega Salvatore Minieri, a Casapesenna, nella ex roccaforte del boss Michele Zagaria, e so che mi verranno a prendere due persone delle forze dell’ordine, che mi scorteranno fino al luogo dove si terrà l’incontro”.
“Ci sono indagini serrate su questa vicenda e spero che vengano a galla i nomi degli autori di questo gesto – continua De Michele. Lavorare in una terra di frontiera come la nostra non è facile. Soprattutto in questo territorio tra l’agro aversano e quello napoletano, dove ci sono intrecci tra la camorra napoletana e casertana. Di questo mi stavo occupando nei territori di Orta e Succivo. Ho fatto inchieste diverse sulla corruzione politica e il malaffare. Sicuramente l’episodio può essere collegato ad articoli recenti”.