L’Italia flagellata ancora dal maltempo e giornata di gran lavoro per la protezione civile, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e tutto il sistema dei soccorsi. Le emergenze sono state soprattutto le piene di grandi fiumi come l’Arno, in Toscana, e il Reno, in Emilia, monitorate per tutto il giorno e infine transitate senza provocare danni.
La piena dell’Arno, passata indenne a Firenze, ora è attesa a Pisa dove il sindaco ha disposto la chiusura di molti ponti. Sono invece esondati corsi d’acqua minori, come il principale affluente del Reno, l’Idice, che ha rotto un argine nel Bolognese, un fatto che ha reso necessario evacuare oltre 200 persone.
A Roma è sorvegliato il Tevere e sempre vicino alla capitale ieri sera un albero è caduto ad Albano Laziale, ferendo un automobilista. Nubifragi nel Casertano, dove domani le scuole saranno chiuse.
FORTI DISAGI IN ALTO ADIGE
Continuano anche i disagi anche in Alto Adige dove si è abbattuta una valanga in Val Martello e a migliaia sono ancora al buio. Proprio citando la sua regione d’origine il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, ha detto che oltre al caso Venezia, dove domani riaprono le scuole “nelle prossime ore porteremo in Consiglio dei Ministri gli stati di emergenza chiesti da altri Comuni e Regioni”, anche se fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che l’iter prevede che devono essere le Regioni interessate a inoltrare le richieste. In giornata il premier Giuseppe Conte ha seguito l’evoluzione degli eventi, insieme al capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli.
Nella notte particolarmente sferzata è stata la Toscana, con il grossetano che si è svegliato con tromba d’aria nella zona della Polverosa, nel comune di Orbetello. A causa di uno smottamento nell’Aretino è stata chiusa e poi riaperta l’A1 tra Valdarno e Arezzo in direzione Roma. Evacuate 23 famiglie a Barberino Tavarnelle e 500 persone a Cecina (Livorno) per esondazioni dei fiumi. L’Arno, dopo aver tracimato leggermente in mattinata in provincia di Firenze, alle Sieci, nel Comune di Pontassieve, poi è passato in città regolarmente e con il colmo verso l’Empolese.
Emergenza in Emilia-Romagna dove il presidente Bonaccini, ha lasciato la convention Pd a Bologna per correre a Budrio, dove l’Idice è fuoriuscito aprendo una falla di 40 metri:si è parlato di “piena storica”.
Nel Modenese, neve e vento hanno creato non pochi problemi con le linee elettriche: 20mila in tutto le utenze disalimentate, in buona parte ripristinate dai tecnici. Diversi anche gli interventi di soccorso e salvataggio. Nel Bolognese una coppia è stata recuperata da un elicottero dei vigili del fuoco, nel Bergamasco tre giovani escursionisti sono stati raggiunti e tratti in salvo in mezzo alla neve dal Soccorso Alpino.