Compie un anno il movimento di protesta contro le politiche sociali ed economiche del governo francese dei ‘Gilet gialli’. Oltralpe è allarme per le manifestazioni e il governo fa il pugno duro per stroncare sul nascere ogni nuovo disordine.
A Parigi, è stata bloccata una manifestazione a Place de l’Italie, dove si erano radunati i manifestanti, decisamente meno numerosi di quel che si aspettavano gli organizzatori, dietro lo slogan di Act53, ovvero la cinquantatreesima settimana di protesta. I facinorosi in gran parte con il volto coperto hanno innalzato barricate, le hanno incendiate, hanno bruciato moto, auto e cassonetti dell’immondizia.
La polizia ha eseguito oltre un centinaio di arresti a Parigi, 17 a Tolosa 8 a Bordeaux ma non ha fermato la rabbia dei manifestanti che denunciano anche la repressione e che hanno innalzato barricate usando scooter, cassonetti della spazzatura e quanto potesse rivelarsi utile. La polizia ha usato anche dei droni per tenere sotto controllo gli elementi più esagitati.Altri raduni a Place de la Bastille e nelle vie del centro della capitale francese.
Disordini e scontri con le forze dell’ordine si sono avuti anche in altre città, come a Marsiglia, Nantes, Montpelier, trovando sempre la polizia prnta a intervenire; a Tolosa, alla manifestazione, tra i fumogeni lanciati da polizia e manifestanti, è spuntato anche un uomo in carrozzina e maschera antigas, spinto da un altro gilet jaune. A un anno dalla nascita del movimento, sceso nelle piazze per la rima volta il 17 novembre 2018 i Gilet gialli godono di un fortissimo riscontro tra la popolazione, che in media continua a sostenerli.