A Roma “il contesto criminale evidenziato anche dagli episodi di Manuel Bortuzzo e Luca Sacchi – oggetto giustamente di un grande risalto mediatico – evidenziano la presenza di bande giovanili, fuori da logiche criminali più strutturate, sulle quali bisogna intervenire con un approccio sinergico che veda il coinvolgimento anche delle istituzioni educative”. Lo dice in un’intervista a “Il Messaggero” il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, all’indomani del vertice sulla sicurezza nella Capitale.
Lamorgese “A Roma il crimine è cambiato, allarme baby gang”
“Roma – aggiunge – è sottoposta a dinamiche presenti in tutte le grandi città europee e nordamericane accentuate, nel nostro caso, da un contesto davvero particolare. Un’area metropolitana con 121 comuni e cinque milioni di abitanti che equivale alla somma dei territori di Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania”.
“Purtroppo – evidenzia Lamorgese – la diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti riguarda sempre di più fasce di giovanissimi. È un fenomeno preoccupante che chiama in causa in primis le famiglie e il ruolo educativo della scuola”.
(ITALPRESS).
(ITALPRESS).