Nasce all’Ars il gruppo Sicilia Futura – Italia Viva, al quale aderiscono i deputati regionali Nicola D’Agostino, Edy Tamajo, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo.
A tenerlo a battesimo è stato il vicepresidente della Camera e coordinatore di Italia Viva, Ettore Rosato. Presente alla conferenza stampa, a Palazzo dei Normanni, a Palermo, anche la senatrice Valeria Sudano.
“Inizia un percorso virtuoso per l’Assemblea e crediamo anche per la Sicilia”, ha sottolineato il capogruppo Nicola D’Agostino, presentando il nuovo gruppo parlamentare espressione del partito fondato da Matteo Renzi.
“Renzi ha voluto lanciare questa iniziativa e noi con coerenza rappresentiamo questo percorso – ha aggiunto -. Noi siamo all’opposizione del governo Musumeci. Vogliamo colmare il distacco che in questi anni si e’ avuto con i cittadini. Nella manifestazione di sabato con Renzi, Bellanova e Rosato, a Catania, presenteremo proposte precise e le spiegheremo ai cittadini per questa legislatura e per il futuro. Voglio sottolineare poi la vera coesione nella costruzione di questo gruppo. Non e’ un’operazione di palazzo o di potere o sintesi di deputati.
Partiamo dalla base, dai territori, dai giovani, dalle donne, dai diritti dimostrando gioco di squadra e coesione. Fra di noi non c’e’ nessuna competizione e rivalita’”.
“Questo – ha aggiunto Sammartino – e’ un momento di lancio di una proposta che sta nascendo da tutto il territorio nazionale e sabato da Catania lanciamo il partito in Sicilia. Abbiamo intrapreso un percorso con una proposta chiara: affrontare i temi in maniera collegiale con i territori”.
“Vogliamo mettere in campo politiche e proposte anche per il governo regionale – ha spiegato -. L’esperienza da presidente di Commissione mi ha dimostrato che le riforme si possono fare dialogando e noi siamo pronti a parlamentarizzare le proposte. Non ci vogliamo riposizionare.
Sara’ un’occasione di rilancio non solo per la Sicilia ma per tutti quei siciliani che vogliono riappropriarsi della politica”.
“Siamo il partito che vuole far crescere il Pil, la ricchezza, il lavoro. E’ una nostra ossessione. La povertà si combatte con l’occupazione. A Torino annunceremo misure a costo zero per sbloccare le opere e far ripartire i cantieri”. Così Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale Italia Viva, a Palazzo dei Normanni, a Palermo, nel corso della presentazione del gruppo Sicilia Futura – Italia Viva all’Assemblea regionale siciliana, al quale aderiscono Nicola D’Agostino, capogruppo, Edy Tamajo, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo.
“Un tema vero che riguarda la Sicilia – prosegue Rosato – e’ quello della continuita’ territoriale e lo affronteremo, lo faremo in sintonia con i gruppi di Camera e Senato. Le aziende siciliane non possono essere svantaggiate rispetto alle altre. La Sicilia e’ una terra ricca e noi ci schieriamo dalla parte di chi vuole fare impresa”.
“Le nostre porte sono aperte. C’è sintonia con una serie di persone ma non sulle sigle ma sulle radici culturali e sulla prospettiva di futuro”. Così Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore di Italia Viva, risponde alla domanda sul possibile ingresso di Mara Carfagna, esponente di Forza Italia, nel nuovo partito di Matteo Renzi, nel corso di un’iniziativa politica a Palermo.
“C’è un foglio bianco – ha proseguito – siamo disorganizzati volutamente perche’ vogliamo dimostrare che siamo un cantiere in costruzione. Vogliamo costruire una casa insieme con chi vuole andare nella nostra stessa direzione, quella alternativa ai sovranisti. Non e’ una casa per tutti ma ha uno spazio ben definito. Non tiriamo per la giacca nessuno. Rosato, Renzi, Bellanova non ha telefonato a nessuno”. “Noi siamo il partito noTax e combattiamo l’idea che per far quadrare i conti bisogna aumentare le tasse”.
Così il coordinatore nazionale di Italia Viva, Ettore Rosato, sulle proposte contenute nella manovra e le misure per combattere l’evasione fiscale, nel corso di un’iniziativa politica, a Palermo. “Sotto il Governo Renzi – continua Rosato – non abbiamo aumentato le tasse e con questo Governo abbiamo voluto evitare al Paese la ‘tassa Salvini’. Noi pensiamo che con la buona amministrazione sulla gestione della spesa, tagliando quelle improduttive, si possono reperire risorse. Bisogna combattere l’evasione fiscale con severita’ ma non sventolando manette, le norme punitive poi ci sono gia’, aggravarle sarebbe sbagliato”.