Il sodalizio tra Istituto clinico polispecialistico C.O.T. S.p.A. e parrocchia di Santa Caterina, ancora una volta ha funzionato portando ad un risultato eccezionale la Chiesa di Santa Caterina e la città di Messina, hanno un nuovo, importante e modernissimo organo.
Con la partecipazione all’acquisto del nuovo organo elettronico con il sistema Hauptwerk, la C.O.T. dota la chiesa di Santa Caterina, di uno dei pochi esemplari esistenti in Italia e vuole partecipare al rilancio civile e culturale della città, che passa attraverso l’innovazione anche nell’arte, nelle sue forme musica, pittura e poesia.
Questo particolarissimo organo, già benedetto lo scorso luglio da S.E.R. Monsignor Giovanni Accolla, sarà lo strumento musicale predominante nel Festival di Musica Sacra che verrà inaugurato sabato 16 novembre alle ore 18 con il suo primo concerto diretto dal M. Stefania La Manna.
La C.O.T. da sempre ha avuto attenzioni per la città nella quale opera ed è ben lieta in questa occasione di ricordare i suoi fondatori, il Prof. Fulvio e la moglie Maria Ferlazzo, che crearono e fondarono una struttura sanitaria all’avanguardia già nel lontano 1973, per dotare Messina di una moderna e efficiente Casa di Cura.
Nel solco della tradizione, la C.O.T. S.p.A., il management della clinica e i suoi dipendenti hanno sempre posto al centro del loro modus operandi la persona nella totalità del suo essere e guardato allo sviluppo e al benessere della città di Messina, intravedendo oggi con la realizzazione del nuovo organo elettronico la possibilità di essere ancora motore di sviluppo e innovazione per avvicinare soprattutto i giovani alla musica anche nelle chiese.
L’organo vuole rappresentare il primo passo di un lungo percorso civile e culturale che può cominciare dalla chiesa di Santa Caterina e coinvolgere Messina. Nella scheda tecnica elaborata dai progettisti si capisce il valore di uno strumento che resterà patrimonio della comunità e che potrà dar vita a concerti di grande livello tecnico.
Il nuovo organo della chiesa di S. Caterina, è stato progettato dal M° Stefania La Manna che ha programmato e curato l’istallazione. La consolle è stata realizzata, su disegno dell’architetto Sergio la Spina, dall’artigiano messinese Matteo Accetta.
La ditta che ha curato la parte tecnica è dell’ingegnere Ferruccio Platoni di Perugia. Il sistema di diffusione audio è stato curato dall’ingegnere Gianni Ravesi. ll sistema Hauptwerk è basato su un software che è stato ideato nel 2002 da Martin Dyde, che ne predispose una versione che allora “girava” solo su sistemi Windows.
Venduti i diritti dapprima (nel 2006) alla ditta Crumhorn Labs, nel 2008 tutto fu rilevato dalla ditta Milan Digital Audio di Brett Milan; da questo momento Hauptwerk iniziò quel cammino di evoluzione tecnologica che lo ha portato ai livelli odierni.
I punti di forza che questo software oggi presenta sono l’accuratissima selezione dei samples, che vengono gestiti separatamente nelle tre fasi di riproduzione (attacco, mantenimento e facxilme conclusione) mediante algoritmi molto sofisticati; un altro aspetto molto curato è l’espressività, cioè la gestione dell’aumento e diminuzione del suono a seguito dell’azionamento della cassa espressiva.