“Ci sono molti danni. Abbiamo fatto una riunione tecnica per verificare lo stato dei soccorsi, le attività di intervento e di ripristino dei servizi. Speriamo che questa notte non ci siano ulteriori emergenze. La situazione è monitorata di continuo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, incontrando i giornalisti a Venezia, dove si è recato a verificare le conseguenze dell’emergenza maltempo.
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Non siamo nella condizione di quantificare i danni, servirà una istruttoria ad hoc. C’è stata fatta la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza dal governatore Zaia – ha aggiunto -. Domani c’è un Consiglio dei Ministri tecnico molto limitato che sicuramente prenderà in considerazione questa valutazione. Allo stato posso anticipare che non ci sono ragioni per negare il riconoscimento dello stato di emergenza e quindi
stanziare i primi fondi per dare il segno di una fattiva partecipazione a questa emergenza da parte del governo. Siamo vicini alla comunità veneziana e a tutti coloro che amano Venezia, che è un patrimonio dell’intera umanità”.
Venezia sott’acqua, Conte: “Il Mose va completato”
Il presidente del Consiglio ha anche parlato del Mose: “È un’opera discussa, c’è un dibattito politico e polemiche che si trascinano da anni. Dobbiamo essere realisti nel nostro approccio. Siamo al 93% della realizzazione. Se valutiamo l’interesse pubblico, l’unica cosa da fare è completare nel modo più rapido ed efficace questo percorso pressoché obbligato”.
Accanto al premier la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha spiegato: “Vogliamo prendere una serie di decisioni complessive per Venezia, non solo e non tanto per quanto riguarda l’emergenza. Per guardare oltre dando alcune risposte strutturali a questa città, che riguardano il Mose, le grandi navi e i dragaggi. Era già in animo nostro farlo prima”. (
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