La vicenda dello stabilimento industriale ex Ilva costituisce “solo un aspetto, seppure di assoluto rilievo, di una più generale situazione emergenziale in cui versa la città e la sua popolazione. Il rilancio dell’intera area necessita di un approccio globale e di lungo periodo. La politica deve assumersi la responsabilità di misurarsi con una sfida complessa, che coinvolge valori primari di rango costituzionale, quali il lavoro, la salute e l’ambiente, tutti meritevoli della massima tutela, senza che la difesa dell’uno possa sacrificare gli altri”. Così il premier Giuseppe Conte in una lettera inviata a tutti i ministri del suo esecutivo e pubblicata su la Repubblica.
Ex Ilva, Conte si appella ai ministri e chiede “Cantiere Taranto”
“Per questo, reputo necessario aprire un ‘Cantiere Taranto’, all’interno del quale definire un piano strategico, che offra ristoro alla comunità ferita e che, per il rilancio del territorio, ponga in essere tutti gli strumenti utili per attrarre investimenti, favorire l’occupazione e avviare la riconversione ambientale”, spiega Conte.
“I processi di ristrutturazione o riconversione del tessuto industriale e delle infrastrutture di una determinata area geografica, come dimostrano alcune esperienze in Italia e in Europa, si portano a compimento solo attraverso politiche coordinate e sinergiche, che coinvolgano tutti gli attori istituzionali – in primis il Governo -, le associazioni di categoria, i comitati locali e tutte le forze produttive del Paese”, conclude Conte, che invita i ministri, in vista del prossimo Consiglio dei ministri di giovedì 14 novembre, a elaborare e presentare proposte, progetti, soluzioni normative o misure specifiche.
(ITALPRESS).
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