Quota 100, Inps “Tre miliardi di risparmi in due anni”
Per lo scenario post-Quota 100 “ci sono 2 anni per riflettere e condividere proposte con le parti sociali, una grande occasione – spiega Tridico -. Si può pensare ad una revisione più complessiva del sistema, al fine di inserire la necessaria flessibilità in uscita. Inoltre, si può iniziare a riflettere su un argomento molto più complesso e delicato: il nostro sistema pensionistico è fondato su contributi versati da imprese e lavoratori, in base ai salari. Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito ad una progressiva riduzione della quota lavoro sul Pil, di 10 punti percentuali. Sono altre invece le remunerazioni in forte aumento e che spesso sfuggono al sistema fiscale e previdenziale. Pensiamo alle rendite finanziarie, ai grossi capitali internazionali che si muovono con molta velocità, ai giganti del web, all’utilizzo di robot che sostituiscono lavoro. A mio parere il sistema pensionistico deve potersi reggere anche sulla partecipazione fiscale che deriva da queste nuove fonti”.
(ITALPRESS).