L’aria si fa sempre più pesante in casa Napoli. L’ammutinamento dei giocatori, che dopo il pareggio con il Red Bull Salisburgo di martedì hanno interrotto il ritiro imposto dalla società, è destinato a lasciare strascichi. Alla ripresa degli allenamenti, al San Paolo i tifosi azzurri hanno preso di mira i calciatori, al grido di: “Mercenari”. Un centinaio di sostenitori, presenti allo stadio, ha esposto uno striscione in cui chiedeva rispetto alla rosa.
L’allenamento a porte aperte, riservato agli abbonati del club, ha rappresentato l’occasione per un primo momento di contatto tra tifosi e giocatori dopo i fatti di martedì. Sempre più in bilico, in particolare, la posizione di Lorenzo Insigne, contestato anche da alcuni dei suoi compagni di squadra. A gennaio, con ogni probabilità, Mertens e Callejon decideranno di non rinnovare i rispettivi contratti, e saranno liberi di trovarsi una nuova sistemazione per la prossima stagione. E anche Ancelotti, che ha gestito la vicenda con forse troppa morbidezza, sembra a rischio.
La sensazione di essere alla fine di un ciclo, forse irripetibile, è evidente. Il Napoli ha accarezzato in più occasioni l’idea di raggiungere l’elite del nostro calcio, l’ha sfiorata, ma non è riuscito a imporvisi. Adesso, il successore di Ancelotti avrà un compito particolarmente gravoso.