Un ammutinamento in piena regola. Al termine della gara di Champions League pareggiata contro il Red Bull Salisburgo, i giocatori del Napoli hanno preso una decisione destinata a fare discutere. Ciascuno è tornato a casa con la propria auto, in barba al ritiro punitivo fissato dal presidente De Laurentiis. Silenzio assordante da parte di Carlo Ancelotti, che non ha parlato né alle TV, né tantomeno in sala stampa per la conferenza di rito. Una situazione surreale, che alimenta la tensione in casa azzurra.
Già nella conferenza stampa prepartita Ancelotti aveva espresso il suo dissenso rispetto alla decisione di andare in ritiro da lunedì sera. A quanto pare, anche i giocatori, storicamente avversi a queste forme punitive, erano contrari alla scelta del presidente, e hanno scelto il modo più evidente per farlo sapere. Ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte della società Napoli, ferma a queste brevi dichiarazioni di Insigne nel postpartita.
🎙 @Lor_Insigne “Bella risposta del gruppo, meritavamo la vittoria. Avanti con positività”
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— Official SSC Napoli (@sscnapoli) November 5, 2019
Adesso, c’è grande attesa per capire i prossimi sviluppi di una vicenda che ha del grottesco. La posizione di Carlo Ancelotti, già in discussione per i risultati sul campo, sembra ancora più in bilico. Il tecnico reggiano sarebbe reo di avere appoggiato la rivolta dei calciatori, delegittimando la società.