“Un po’ meglio vanno le imprese, il cui indice di fiducia, beneficiando anche dello stop all’IVA, segna un lieve avanzamento di quasi mezzo punto, speculare al calo dei consumatori: un progresso che cresce a +0,7 nel commercio. Un segnale
Imposta immagine in evidenzadi miglioramento da non sottovalutare, ma neanche da sopravvalutare – prosegue l’associazione di categoria -: ad essere più ottimista è infatti solo la grande distribuzione, mentre
il commercio tradizionale resta in difficoltà, con giudizi in peggioramento soprattutto sulle vendite attuali. Per i negozi le condizioni di fiducia sono inoltre compromesse dalla poca chiarezza sulla questione dei pagamenti elettronici, della lotteria degli scontrini e delle sanzioni previste per chi non riesce a trascrivere il codice fiscale dei clienti”. (ITALPRESS)