Emma Marrone si racconta dopo la malattia sulle pagine di “Vanity Fair”. La cantante, infatti, ha subito il terzo intervento chirurgico per un tumore all’utero. “Ho avuto paura – ha raccontato – ma sono più forte di prima”.
Un’improvviso annuncio ha spiazzato e fatto preoccupare i fan poco tempo fa. Emma ha avvisato che non avrebbe potuto mantenere i suoi impegni lavorativi a causa di un problema di salute che doveva curare.
Era il 2009 e la cantante aveva 25 anni quando le è stato diagnosticato un tumore all’utero. Da allora, in 10 anni, ha affrontato tre interventi chirurgici. E “Vanity Fair” a pochi giorni dall’uscita del suo nuovo disco, “Fortuna“, le dedica una copertina.
“Ammalarsi è sempre ingiusto, ma non ho mai pensato ‘perché capita di nuovo a me?’. Mi sono detta: ‘È successo, mi curo, torno e così è stato’…”, racconta la cantante.
Finora tanta riservatezza sull’argomento ma la correttezza nei confronti dei fan l’ha portata a parlare. “Sono uscita allo scoperto sui social perché avevo preso un impegno lavorativo e promesso di esibirmi a Malta – prosegue Emma – Siccome ho rispetto dei soldi degli altri, perché mi ricordo cosa significhi metterli da parte per andare a un concerto e lì c’era gente che li aveva già spesi, ho parlato. Altrimenti sarei stata in silenzio”.
Una malattia, specialmente se così rilevante, mette sempre addosso la paura di non farcela. “Mi hanno sempre descritta come una che non ha paura di niente – racconta la cantante -, ma non è vero. Ho avuto paura, molta. Però non è la paura a provocarmi l’infelicità. Non lo è mai stata… So affrontare il malessere fisico e tutto ciò che è legato a una malattia, ma delle malattie o della morte, come tanti, ho paura anche io. E poi ho paura di fallire, di non riuscire a realizzare i miei sogni, di restare sola, di non essere amata, capita, apprezzata, ad esempio, per quest’ultimo disco. Vorrei che fosse quello della rinascita artistica e non l’album da incensare soltanto perché sono stata male”.
Adesso, la svolta. Dopo l’operazione, infatti, Emma dice di sentirsi “serena, azzarderei addirittura felicina”.