Il maestro Martin Scorsese torna alla Festa del Cinema di Roma con “The Irishman”, tratto dall’omonimo libro di Charles Brandt. Il film racconta la criminalità organizzata nell’America dagli anni ’50 in poi, tramite la vita di Frank Sheeran (Robert De Niro), reduce di guerra entrato a far parte della malavita come guardia del corpo e sicario dei boss dell’epoca, fino all’assassinio del famoso sindacalista Jimmi Hoffa (Al Pacino).
Questo nuovo lavoro non solo segna il ritorno della
collaborazione Scorsese-De Niro dopo circa 25 anni, ma è anche la prima volta che il famoso regista lavora con un altro mostro sacro del cinema: Al Pacino. “Il nostro punto di vista era quella dell’età, per raccontare lo scorrimento della vita, l’amore, il tradimento, il rimpianto, la mortalità. Il cuore umano – ha raccontato Scorsese -, la condizione umana, i conflitti umani sono contemporanei: non c’è bisogno di un tempo specifico”.
La sfida principale che poneva il film è che preoccupava Scorsese era il trascorrere degli anni sul viso dei protagonisti. Un nuovo sistema è stato in grado di catturare le espressioni facciali degli attori sul set a fianco di altri personaggi e di ringiovanirli grazie alle loro versioni 3D computerizzate.
“I film che sono riuscito a fare, con tante star di Hollywood, come si facevano una volta, oggi non è più possibile farli – ha spiegato Scorsese -. Netflix ci ha dato il finanziamento completo e libertà creativa, in cambio hanno voluto lo streaming in onda quando ancora il film è nelle sale: mi è sembrato un buon accordo”. Il film sarà nelle sale dal 4 novembre e su Netflix dal 27 novembre. (
ITALPRESS)