I Rotary di Palermo per il mantenimento dei manti erbosi della città con il progetto “Prato Verde”.
In occasione della festa di anniversario dell’apertura del Parco Uditore di Palermo, i Rotary Club Palermo Agorà (Pres. Simonetta Lo Verso), Rotary Club Palermo Mediterranea (Pres. Francesco Cipolla) e Rotary E-Club Colonne d’Ercole (Pres. Danai Vogiatzis), consegneranno alla struttura un trattore semovente taglia-erba e una motosega.
Tali strumenti, acquistati con i fondi dei tre club partecipanti e della Rotary Foundation, saranno necessari per il mantenimento dei manti erbosi del parco.
Nel corso dell’evento, che ricade in prossimità della Giornata Mondiale della Polio, i rotariani saranno impegnati in una campagna informativa in favore del progetto “End Polio Now“.
Appuntamento domenica 20 ottobre, alle ore 11:00, presso il bar all’interno del Parco (Piazza Albert Einstein). Saranno presenti alcune autorità politiche.
La Cooperativa Sociale Parco Uditore nasce nel dicembre 2014 come evoluzione giuridica del Comitato Civico sorto nel 2010 con la finalità di preservare l’area di Fondo Uditore, salvatasi dal sacco di Palermo degli anni ’60, e destinarla a parco urbano.
Nel mese di maggio 2011 il comitato cittadino promotore dell’iniziativa, insieme ad alcuni esponenti delle associazioni ambientaliste che lo supportano, presenta alla commissione urbanistica del Comune di Palermo il progetto di variante alle previsioni del P.R.G. vigente e che indica per Fondo Uditore la destinazione a “Uffici e sedi direzionali sovra comunali (Zona F12-15)”.
Già in questa occasione il progetto accoglie il consenso dei componenti della commissione.
Nel luglio 2011 la variante viene consegnata ufficialmente all’amministrazione pubblica e nell’ottobre dello stesso anno la Regione Siciliana, proprietaria del Fondo, stanzia i fondi per iniziare i lavori di bonifica oltre a quelli necessari ad attrezzare l’area.
Il 15 ottobre 2012 Parco Uditore apre per la prima volta i suoi cancelli al pubblico. Tuttavia nessun capitolo di spesa fu mai stanziato per provvedere alla sua gestione, manutenzione e promozione dell’area.
Da qui nacque l’esigenza di dotare il Comitato civico, che tanto si era adoperato per la realizzazione del Parco, di personalità giuridica al fine di preservare ed implementare il lavoro che dal 2010 al 2012 era stato fatto da Istituzioni, Associazioni e cittadini.
L’organizzazione No Profit nasce dunque per realizzare, promuovere e valorizzare l’area sulla quale sorge Parco Uditore per favorire processi di cambiamento e di transizione volti a migliorare la qualità della vita, delle città e dei tessuti urbani e sociali.
Nasce per sensibilizzare ed “educare” i cittadini al senso di appartenenza alla “res publica”. Nasce per prendersi cura di un bene pubblico amministrando donazioni e risorse umane volontarie con la stessa diligenza e dedizione del “bonus pater familias”.
Uno degli obiettivi del progetto Parco Uditore è sempre stato quello di dar vita ad un modello innovativo di gestione del bene comune.
Per questo, da oltre 6 anni, un team di giovani cooperatori lavora senza sosta per costruire e mantenere viva una fitta Rete tra imprese ed enti no-profit al fine di reperire attrezzature e risorse economiche che consentano la gestione e la manutenzione del parco, attività per le quali non sono mai state istituite risorse economiche pubbliche.
Il parco occupa un’area di oltre 9 ettari rendendolo il terzo parco cittadino per dimensione e facendo avanzare la nostra città dall’ultimo posto al quartultimo in Italia per verde fruibile.
E‘ evidente che è necessaria una manutenzione costante e pertanto si è pensato di acquistare e donare un trattore semovente taglia erba per il mantenimento del manto erboso e una motosega.
Tale progetto si inserisce nell’area di intervento del Rotary “Sviluppo economico e sanitario” nonché grazie alla compostiera anche nell’area “Acqua e strutture igenico sanitarie” e mostrerebbe il contributo positivo che il Rotary è in grado di apportare, soprattutto perchè il Parco Uditore è aperto sette giorni su sette e molto frequentato e al suo interno i volontari svolgono anche laboratori didattici in cui vengono coinvolte le scuole vicine e bambini ospiti di case famiglie limitrofe.