Volare, per lavoro o per piacere, sara’ sempre più sicuro. Questo anche grazie a un accordo tra l’Aeronautica militare italiana e il Policlinico dell’Universita’ di Milano.
Oggetto dell’accordo saranno anche una serie di studi in materia di medicina rigenerativa, ricerca contro l’invecchiamento, terapie cellulari e nuove tecnologie biomediche per il trattamento delle lesioni neurologiche gravi.
Altra linea di ricerca sarà quella per approfondire i problemi metabolici in grado di condizionare l’idoneità al volo: un campo di studio che permetterà una sempre più efficace tutela della salute e della sicurezza non solo dei piloti militari e civili, ma anche dei passeggeri, del traffico aereo e delle operazioni militari che prevedono l’uso di mezzi aeronautici.
Allo studio ci saranno anche meccanismi che potenziano l’azione delle cellule staminali, come l’ipossia, le variazioni metaboliche e le stimolazioni fisiche costituite da applicazioni di ultrasuoni o di campi elettromagnetici.
Per il rettore dell’Università Statale di Milano Elio Franzini “l’eccellenza della nostra aeronautica militare e dell’ambito aerospaziale troverà importantissime sinergie e ambiti di collaborazione con numerose delle linee di ricerca scientifica più innovative e di frontiera sviluppate dai nostri laboratori”.
Il comandante logistico dell’Aeronautica Militare, il generale di squadra aerea Giovanni Fantuzzi, sottolinea come “la relazione virtuosa tra istituzioni è un’opera doverosa e preziosa per la comunità”.
(ITALPRESS).