Matteo Berrettini a un passo dal sogno. Il ventitreenne romano, in continua ascesa, ha battuto in due set Dominic Thiem, raggiungendo così la semifinale a Shanghai, la prima a livello Masters 1000. Una vittoria che vuol dire tantissimo anche in ottica classifica e, conseguentemente, race. Con un successo domani contro Sascha Zverev, infatti, Matteo entrerebbe per la prima volta in carriera in Top 10 (traguardo che, ormai, sembra solo questione di tempo), e metterebbe una seria ipoteca sulla qualificazione alle ATP Finals.
Londra non è mai stata così vicina. Al momento, Berrettini è infatti ottavo nella race verso il Master di fine anno, il torneo che mette a confronto i migliori otto tennisti dell’anno solare. Una vittoria domani aumenterebbe notevolmente il margine nei confronti del nono, Roberto Bautista Agut, oltre a consentirgli di scavalcare proprio Zverev, attualmente settimo.
Nell’altra parte, quella alta, di tabellone, Fabio Fognini è invece costretto a rinunciare ai suoi sogni londinesi. La sconfitta in due set contro Daniil Medvedev, di fatto, riduce al lumicino le speranze di Fabio, quasi costretto a vincere il Masters 1000 di Bercy per qualificarsi alle Finals. Il russo, domani, affronterà Stefanos Tsitsipas, che oggi ha dato sfoggio di tutto il suo carattere, rimontando un set di svantaggio al numero 1 ATP Novak Djokovic.
Con l’eliminazione di Federer per mano di Zverev, il quadro delle semifinali è il più giovane in un 1000 dai tempi di Indian Wells 2007: allora i semifinalisti erano Nadal, Djokovic, Murray e Roddick. Stavolta, con Berrettini, Medvedev, Zverev e Tsitsipas, l’età media è ancora più bassa.